ANALISI – Frosinone-Inter, i nerazzurri la vincono a centrocampo

L’Inter sbanca lo Stirpe di Frosinone e consolida ulteriormente il 3° posto. Un primo tempo convincente per i nerazzurri che concludono i primi 45’ sul risultato di 0-2. In gol Nainggolan e Perisic su rigore. Nel secondo tempo gli uomini di Spalletti rientrano in campo con un po’ di superficialità e al 60’ il Frosinone trova un episodio favorevole: Cassata dalla distanza è bravo e fortunato ad accorciare le distanze. La chiude Vecino nel recupero.

LE SCELTE DI BARONI E SPALLETTI


Baroni si presenta con il 3-5-2 annunciato. A differenza di Firenze, spazio ad Ariaudo, Cassata e Ciofani dal 1’. Spalletti non stravolge il suo credo. L’allenatore toscano opta per il suo consueto 4-2-3-1 con De Vrij che ritorna al centro della difesa, Borja Valero sostituisce l’infortunato Brozovic e davanti confermato Icardi.

PRIMO TEMPO: DOMINIO ASSOLUTO DEI NERAZZURRI


La prima frazione di gioco mette in evidenza tutte le differenze tra le due squadre. L’Inter domina nel possesso palla ma non con ritmi elevatissimi. Una fluidità del giro palla che ha fatto correre a vuoto gli avversari che hanno speso molto dal punto di vista fisico.
Nei primi quindici minuti si vede già un Nainggolan in palla e nel pieno della partita. Il belga corre molto, pressa i difensori avversari e spesso si abbassa a dare una mano ai due centrocampisti. Un Frosinone che non pressa in maniera omogenea e compatta: Ciofani, Pianamonti e Cassata sono molto alti ma i compagni non li supportano palesando delle difficoltà quando l’Inter riesce a venir fuori dalla prima linea. I ciociari attendono, Chibsah è in pressione su Naingollan mentre Cassata, non costantemente e non ottimamente, cerca di non far ragionare Borja Valero.
Al 18’ l’Inter passa in vantaggio. Un gol nato direttamente dai piedi di Handanovic, i ciociari sbagliano ancora una volta nella pressione e i nerazzurri in pochi passaggi riescono a capitalizzare. D’Ambrosio sulla destra fa partire un cross perfetto verso l’area di rigore e il belga, tutto solo, riesce a bucare di testa Sportiello.
Il Frosinone prova a mettere paura agli avversari con Paganini che, da una situazione di calcio d’angolo, riesce a colpire indisturbatamente la palla ma senza trovare la porta.
L’Inter crea alcune situazioni pericolose sfruttando soprattutto le fasce e al 37’ Perisic raddoppia su calcio rigore dopo l’atterramento di Chisbah ai danni di Skriniar.
I nerazzurri concludono la prima frazione di gioco con uno dominio assoluto territoriale e del possesso palla, ma creano poco considerando questi elementi. Dall’altra parte un Frosinone troppo attendista, scoordinato nel pressing e poco compatto.

SECONDO TEMPO: CALO MENTALE DELL’INTER. CASSATA LA RIAPRE MA VECINO SIGILLA LA VITTORIA


L’approccio dei padroni di casa nel secondo tempo è completamente diverso. Baroni nell’intervallo ha sicuramente lavorato molto sull’aspetto psicologico e ha corretto alcuni errori tattici commessi nei primi 45’. Un Frosinone più compatto e più squadra, davanti invece un Inter che palesa un po’ di superficialità conscia probabilmente del fatto di aver già vinto la gara.
I canarini incominciano a far vedere quelle che sono le proprie caratteristiche. Come già preannunciato nella preview il Frosinone sfrutta maggiormente il lato sinistro, quello di Beghetto. L’esterno nel secondo tempo sarà importante e soprattutto molto cercato dai suoi compagni, è da quella zona che nascono i pericoli per l’Inter.
Scattata l’ora di gioco si assiste ad un’altra partita. Cassata accorcia le distanze con un tiro da fuori, dopo un disimpegno errato della difesa nerazzurra che nell’occasione è molto schiacciata.
L’autore del provvisorio 1-2 è costretto ad abbandonare il campo, al suo posto spazio a Ciofani. Baroni ridisegna così la sua squadra con un 4-3-3.
Un Frosinone più fluido nella manovra e organizzato nel pressing, l’Inter invece commette molti errori di disimpegno e al 69’ Spalletti sostituisce Perisic con Keità.
Nell’ultimo quarto d’ora il Frosinone, in fase d’attacco, si trasforma addirittura in un 4-2-4 ma l’Inter non subisce il pareggio, anzi divora il gol del 3 a 1 con Icardi al 85’. In questa fase Nainggolan è il vero fattore aggiunto, il belga si abbassa molto sulla linea dei centrocampisti per dare maggiore compattezza e solidità a tutta la squadra. Al 93’, da una situazione di contropiede, Vecino chiude definitivamente i giochi.

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