Inter, perfetta negli scontri diretti e terribile contro le medio-piccole

Se l’Inter affrontasse ogni giornata di campionato una big, molto probabilmente avrebbe più punti di quelli che ha ora in classifica. La media punti della squadra di Spalletti negli scontri diretti è più che positivo e dimostra che il tecnico nerazzurro raramente sbaglia gli appuntamenti importanti.

INTER, IL PROBLEMA È CON LE PICCOLE

A dirlo sono i numeri delle ultime due stagioni: nei 16 big match finora affrontati il tecnico di Certaldo ha perso solo due volte (entrambe di misura e con molte polemiche) contro la Juventus, mentre nelle altre 14 occasioni ha ottenuto 7 vittorie e 7 pareggi. Numeri eccellenti che, se da un lato aumentano i rimpianti per i punti lasciati per strada con le medio-piccole, dall’altro testimoniano che il gap con le migliori, almeno negli scontri diretti, è stato colmato. Il prossimo step è quello di trovare quella continuità di rendimento che da tempo manca. Ad affermarlo è il Corriere dello Sport.
In questo finale di stagione Handanovic e squadra dovranno affrontare nelle mura amiche Lazio, Roma e Juve più la trasferta di Napoli.

I precedenti portano a credere che non allenteranno la tensione quando di fronte avranno certe formazioni e, visto l’attuale terzo posto, a +6 sulla Roma quinta e +8 sulla Lazio sesta (i biancocelesti hanno una partita da recuperare), già non perdere in casa contro le due romane darebbe una bella spinta per provare a tenerle dietro e per conquistare il terzo o il quarto posto che vogliono dire qualificazione alla prossima Champions League. E’ tutto da dimostrare che un simile piazzamento sia sufficiente a Spalletti per conservare la panchina nerazzurra la prossima stagione, ma per il tecnico anche lasciare la Pinetina dopo aver centrato l’obiettivo fissato dalla proprietà la scorsa estate sarebbe importante. Piuttosto resta da capire perché l’Inter che spesso si sfalda contro le medio-piccole (quest’anno ko contro Sassuolo, Parma, Cagliari e Bologna oltre a quelli con Torino e Atalanta) con le grandi si esalta. Più che questioni di natura tecnico-tattica sembrano entrarci problemi mentali: è come se questa squadra appena allenta la tensione non riuscisse più a esprimersi nel modo giusto.

L’acquisto di Godin va nell’ottica di trasmettere al gruppo le giuste linee guida, la mentalità vincente, ma il difensore dell’Atletico non sarà certo l’unico colpo di un certo spessore”, riporta il quotidiano.

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