Moratti: “Io avrei preso Messi per rispondere alla Juve e a Ronaldo”

A poche ore da un 2019 che si spera possa essere pieno di soddisfazioni per l’Inter, Massimo Moratti ha parlato a gianlucadimarzio.com, ripercorrendo le principali tappe e i principali nomi del suo lungo mandato da presidente.

MORATTI: “BELLO DARE EMOZIONI ALLE PERSONE”

Queste le parole dell’ex patron nerazzurro. Tanti i nomi ripercorsi: Ronaldo, Ibrahimovic, Mancini, Mourinho e altri. “Nel 1995 ho pensato di diventare presidente per dare emozioni alle persone, e quelle non hanno prezzo. Non ho dato retta all’investimento dal punto di vista imprenditoriale. Tra i giocatori che mi hanno entusiasmato di più ci sono stati Ince, a cui ero affezionato anche se è rimasto solo due anni. Poi Recoba, il miglior sinistro che abbia mai visto. E come non amare Milito, che ci ha fatto vincere tutto realizzando qualcosa di incredibile. Con Ronaldo mi sono presentato al mondo del calcio, è stato un grande e gli sono affezionato, avevo solo paura dei suoi infortuni, perché non sempre siamo riusciti a preservarlo. Ibra si presentava come un cantante lirico. Sembrava un duro, ma in realtà era un trascinatore. Avrei voluto riprendere Pirlo, ma giocatori così o li tieni o ti sfuggono. Se fossi stato presidente, dopo Ronaldo alla Juve avrei tentato di comprare Messi, anche solo per dare un segnale”.

Capitolo allenatori: “Di lui mi ha sempre colpito la personalità. Dopo la semifinale di ritorno quando vinse la Champions col Porto, e dopo uno 0-0, disse in conferenza che stava già pensando alla finale. Pensati: uno così non può non passare dall’Inter. Con Mancini ho sempre avuto un buon rapporto: allenava la Lazio, ci facemmo gli auguri e gli dissi di tenersi pronto, che magari sarebbe spuntato qualcosa. In poco abbiamo trovato l’accordo. Mi sarebbe piaciuto avere Ancelotti, per il suo modo di gestire le squadre. Ha personalità ed è concreto, ha molto seguito ed è sempre stato gentile con me. L’addio? E’ stato giusto lasciare spazio a chi ha idee. Thohir ha fatto quello che doveva fare, ha trovato una società solida a cui vendere. Zhang è giovane, è un ottimo imprenditore e credo molto nel suo lavoro”.

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