Vecino e il “modulo volante”: con l’uruguaiano è sia 4-2-3-1 che 4-1-4-1

Pur non segnando, ieri a contribuire alla vittoria dell’Inter contro la Lazio all’Olimpico è stato Matias Vecino. Stavolta non l’ha presa, ma l’ex Fiorentina è stato comunque tra i migliori.

VECINO, MEDIANO E INCURSORE: ARMA IN PIU’ DAVANTI

Stavolta non inganni la voglia da parte di tutti gli addetti ai lavori di “ingabbiare” un giocatore nella sua posizione nella classica “line-up”. Sì, Vecino apparentemente ha giocato come mediano nel 4-2-3-1 affianco a Marcelo Brozovic, ma guardando la partita e gli highlights si nota come il centrocampista uruguaiano sia stato più presente del croato e anche di Joao Mario nel gioco offensivo dell’Inter. E non è solo questione di palla alta, di “riprenderla” dopo il 20 maggio e il 18 settembre. Non è stato solo il colpo di testa parato da Strakosha: Matias Vecino è stato un continuo incursore nell’area di rigore.

Il più eclatante dei casi è sicuramente il gol dell’1-0 da parte dei nerazzurri: cross di Politano e testa di Perisic. In area di rigore, a fare da assistman ad Icardi, è proprio l’uruguaiano. La tanto chiacchierata garra charrua non è, insomma, emersa solo nelle palle alte. Un movimento continuo in area da parte di Vecino che ha quasi trasformato, in fase di possesso, il 4-2-3-1 marchio di fabbrica di Luciano Spalletti nel 4-1-4-1. Sì, perché sulla trequarti, oltre ai soliti esterni Politano e Perisic e alla novità Joao Mario, c’era anche lui. A fare da ultimo baluardo, proprio Brozovic, ma nel momento di ritornare per ristabilire l’ordine dal centrocampo in giù, l’ex Fiorentina non si è fatto pregare, rientrando ad aiutare i suoi. Con l’ingresso di Borja Valero, a tratti, si è addirittura visto il 4-3-3, con i due ex compagni di squadra in viola a comporre la seconda linea insieme a Marcelo Brozovic. Tante possibilità di variare, grazie ai doppi ruoli tanto invocati da Spalletti ad inizio mercato.

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