Tutto invariato, ma che fatica questa Champions League

Si chiude un’altra giornata di campionato, in attesa di Genoa-Verona, con le romane ed i nerazzurri che non stravolgono la propria classifica. Giallorossi e biancocelesti che passeggiano nelle loro sfide casalinghe e Inter che chiude il suo match e lo riapre ad una manciata dalla fine. Quante differenze in zona Champions League.

CHE FATICA

La Roma strapazza la Spal per tre reti a zero. A segno anche Schick per il punteggio pieno della banda di Di Francesco, in attesa dell’appuntamento di Liverpool. Poker della Lazio contro una Sampdoria che ha qualità ma che spesso vive di blackout. E i nerazzurri? L’Inter soffre contro il Chievo, va avanti per 2-0 e prima si fa raggiungere e poi trema negli ultimi secondi. Differenze abissali di situazione e di gestione, con l’Inter che sembra accusare la paura di vincere: è evidente che l’unica che dà l’impressione di non essere pronta a centrare il quarto posto è proprio la Beneamata.

SERVONO GARANZIE

Tutto dipenderà, paradossalmente, dalla Juventus. La sfida di San Siro contro i bianconeri potrebbe valere molto più di tre punti se prendiamo in considerazione voglia, grinta e carattere. Nascerà da lì la consapevolezza di potercela fare, per abbracciare una delle due romane e conquistare così l’accesso alla Champions League. Questione di garanzie, già. Quelle che l’Inter oggi serve a fasi alterne. Ma soprattutto, quelle che Roma e Lazio sembrano avere scritte nel dna.

ATTESA ASFISSIANTE

Di domenica in domenica. Di minuto in minuto. Di secondo in secondo. Un occhio all’Inter e uno alle concorrenti, tra un grido strozzato in gola e la speranza per quei bastoni tra le ruote che devono, per forza di cose, frenare le capitoline. Tutto ancora apertissimo, tutto che si deciderà nella sfida dell’Olimpico. Lazio-Inter evoca troppi ricordi a cui fare affidamento, dall’ormai famoso cinque maggio all’episodio dell’ “Oh noooo” esposto dalla curva biancoceleste, con una leggera ironia verso i cugini giallorossi. Sarà un finale di stagione di quelli imperdibili, con tanti verdetti ancora da scrivere e che potrebbero incrociare il proprio destino con quello dei nerazzurri. Una sola parola: crediamoci.

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