Problema terzini? Risolto a metà. Cancelo si, D’Ambrosio ni, Dalbert chi?

Uno dei punti costantemente deboli dei nerazzurri è da sempre quello delle fasce. Sorvolando sugli esterni d’attacco che sembrano essersi ritrovati dopo qualche mese di assenza ingiustificata, i soliti sospetti nascono dai terzini. Diamo un’occhiata alla situazione attuale dell’Inter e vediamo a che punto sono i lavori in corso in chiave difensiva.

CANCELO PROTAGONISTA

Una delle note lieti, così come si sperava a fine mercato, porta il nome di Joao Cancelo. L’esterno ex Valencia, dopo un lungo periodo di adattamento condito da infortuni in serie, sembra aver trovato la sua dimensione ideale. Pochissimi tentativi di ambientamento sull’out sinistro sono bastati per far cambiare idea a Luciano Spalletti sulla sua posizione naturale. Terzino più che ala: il feeling con Candreva è concreto ed ora il suo riscatto dalla Spagna è diventato il punto cardine del mercato interista.

D’AMBROSIO CON RISERVA

Da una fascia all’altra. Ciò che sta vivendo Danilo D’Ambrosio con il proprio out di competenza è un rapporto di puro amore ed odio. L’ex Torino è stato “sacrificato” dal tecnico sulla sinistra per lasciar campo libero al portoghese, ma per lui che è un destro naturale adattarsi non è stato facile. Il suo rendimento una volta arrivato in zona mancina è cambiato notevolmente, favorendo un mix tra promozioni e bocciature da rendere incostanti anche le sue prestazioni. Con un nome importante in arrivo a sinistra potrebbe giocarsi le sue chances in fascia destra, alternandosi con Cancelo o permettendogli di scalare largo a centrocampo in caso di cambio modulo.

DALBERT DESAPARECIDO

Situazione abbastanza particolare quella che sta vivendo il brasiliano ex Nizza. Arrivato dopo una trattativa estenuante per vestirlo di nerazzurro, alle prime uscite con la maglia interista Dalbert ha deluso le aspettative, perdendo così il grado di titolare sfoggiato in realtà in pochissime occasioni. Dopo un apparente ridimensionamento, Luciano Spalletti lo ha allontanato ancora nel dimenticatoio, negandogli anche gli ultimi minuti di partita. Un percorso questo che vanifica il suo primo anno nerazzurro, vissuto in panchina osservando gli altri prendere il suo posto. Il tecnico di Certaldo non vuole correre pericoli nella sua caccia alla Champions, e ci sentiamo di dargli ragione. Ma chissà se riuscirà a ritagliarsi il suo spazio tra le fila dell’Inter?

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