EDITORIALE – Inter, gli stessi 11 per dare un segno di continuità

Dopo più di due mesi complicati, l’Inter nelle ultime due gare giocate sembra essere riuscita ad uscire da quel tunnel in cui era piombata e dal quale non riusciva a venirne fuori. Ma il buon pareggio contro il Napoli e l’ottima vittoria contro la Sampdoria ha avuto un minimo comun denominatore: in entrambe le occasioni, Luciano Spalletti ha mandato in campo la stessa identica formazione.

Inter, Spalletti ha trovato la formazione tipo?

Da un 5 a 0 all’altro. La crisi nerazzurra era cominciata proprio dopo un netto 5 a 0 conquistato a San Siro contro il Chievo e pare che sia terminata sempre con una partita vinta con lo stesso punteggio, questa volta a Genova contro la Sampdoria. Una vittoria, quella ottenuta contro la squadra di Giampaolo, che di fatto ha confermato quello che di buono si era già intravista nella gara precedente, quella contro il Napoli.

In entrambe le circostanze, il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, ha messo in campo la stessa formazione, nella speranza di dare continuità di risultati e rendimento. L’allenatore toscano sembra finalmente aver trovato la sua formazione tipo, a lungo cercata nel corso di tutta questa stagione. Il cambiamento è avvenuto soprattutto a centrocampo, dove l’Inter ha trovato in Brozovic e Gagliardini una diga composta da due giocatori che si sono dimostrati complementari.

L’ex atalantino finalmente è tornato a giocare ai livelli di Bergamo e della prima parte dell’esperienza all’Inter: questo è dovuto soprattutto al fatto che ora il centrocampista italiano non ha più compiti di inventare e far ripartire l’azione. Mansione che ora ricopre egregiamente quel Marcelo Brozovic, sul cui estro e talento si stanno basando le fortune nerazzurre. Ma si sa, il buon Epic non è mai stato un maestro di continuità. Maa finchè regge lui, la sensazione è che possa reggere tutto l’impianto costruito da Spalletti.

Il ritorno di Icardi è stato certamente molto importante, ma ancora di più lo è stato il recupero di Ivan Perisic, che contro la Sampdoria finalmente è tornato a giocare a quei livelli che eravamo soliti vedere. L’ex Wolfsburg era completamente sparito negli ultimi tre mesi: da quando il suo rendimento è calato è cominciata la crisi dell’Inter. E il fatto che i nerazzurri ne siano usciti proprio nel momento in cui Perisic è risalito in cattedra non può essere un caso.

Tutti elementi che sembrano aver convinto Spalletti a continuare a puntare sempre sulla stessa formazione, nella speranza di ricreare in misura minore quello che ha fatto Sarri a Napoli: costruire una squadra di titolarissimi, gli undici che scendano in campo più due o tre cambi (che all’Inter possono essere Vecino e Borja Valero, per fare due nomi). Ora non si può più sbagliare e Spalletti lo ha capito: per puntare alla Champions è necessaria più che mai una certa continuità. E per quanto riguarda la formazione, sembra che la quadra sia stata trovata.

FOnte foto: screen youtube

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