Ivan Perisic: i numeri della crisi. Cifre a picco per l’ala croata

Che l’Inter stia attraversando un momento decisamente negativo è ormai un dato di fatto. Dalla roboante vittoria per 5-0 contro il Chievo, in un San Siro che sognava in grande, i nerazzurri sono calati vistosamente senza nessun segno di possibile ripresa. E l’emblema di questo cambiamento è rappresentato da Ivan Perisic: leggiamo insieme i numeri collezionati dal croato in questo campionato.

PARTENZA DA TOP PLAYER

15 presenze, 7 gol. Il numero più alto di reti nella prima parte di stagione, dopo Mauro Icardi, nasce dai piedi e dal genio dell’ala croata. La botta al volo contro la Spal e la tripletta messa a segno contro il Chievo hanno reso Ivan Perisic uno degli uomini più decisivi di questa Inter, secondo solo al capitano nerazzurro. Cambio di passo, rapidità, senso della posizione e del gol: elementi e dettagli che fanno la differenza. Oltre a questi, ci sono le cifre:  38 chances create in 15 gare, 43% di precisione di tiro ed il 40% dei duelli vinti. Una vera e propria arma in più che, fino a quel maledetto 3 dicembre, lo hanno reso uno dei migliori giocatori del campionato.

LA METAMORFOSI

L’Inter supera facilmente il Chievo, nell’apoteosi del Meazza, e si presenta all’Allianz Stadium con la volontà di fare bene. Con la Juventus è 0-0, in una gara che ha evidenziato qualche problema di gioco ma in casa dei bianconeri c’era da aspettarselo. Ciò che nessuno si immaginava era un calo così drastico di rendimento e risultati. E quanto collezionato dal croato, oggetto del desiderio del Manchester United la scorsa estate, rappresenta a pieno le cifre del cambiamento. 10 presenze e 0 reti all’attivo dal 9 dicembre. Precisione di tiro che scende al 31% e numero di occasioni create che cala a picco: solo 13 in 10 gare disputate. Sale leggermente la percentuale dei duelli vinti, arrivando al 45%, ma non è questo il dato che fa la differenza.

TABU’ NAPOLI

Arrivato al punto più basso della carriera nerazzurra, la speranza per Ivan Perisic è quella di tornare ad essere decisivo in questo finale di stagione per raggiungere l’obiettivo Champions. Per farlo, tocca eliminare un altro scheletro nell’armadio: quello degli azzurri. L’esterno croato infatti non è mai andato a segno contro il Napoli, e farlo domenica a San Siro vorrebbe dire allontanare un tabù e coltivare di nuovo l’entusiasmo della sua gente. Il popolo nerazzurro ha bisogno dei suoi gol ed il quarto posto resta ancora alla portata: ora o mai più.

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