Da Nanchino passando per Parigi e arrivando a Milano. Javier Pastore e l’intreccio Suning anima il mercato nerazzurro, con il pressing del club sul Psg che però chiede più soldi.
Suning, per Pastore devi fare uno sforzo
Scrive La Gazzetta dello Sport dei contatti fino a notte fonda fra Inter e Paris Saint Germain. Sabatini, Ausilio e Steven Zhang ieri erano barricati in sede, in corso Vittorio Emanuele, a «triangolare» anche con Nanchino. Marcelo Simonian, agente di Pastore, ha preparato da giorni il terreno ed è appena rientrato da Parigi, ora i club stanno cercando di far quadrare i conti, non senza problemi però. I francesi sembrano essersi convinti a chiudere sulla base del prestito oneroso con diritto di riscatto, ma pretendono dall’Inter uno sforzo importante a livello di «anticipo», e su questo fronte gli uomini mercato nerazzurri hanno bisogno dell’okay di Suning, che appunto fino a ieri notte non era arrivato.
C’è un pizzico di sincera apprensione per un affare che nelle ultime ore sembrava in discesa, o quasi, grazie anche alla disponibilità del ragazzo a tagliarsi l’ingaggio. “Non ci sono novità su nessuno” ha detto in serata il d.s. Piero Ausilio ai microfoni Mediaset , “Io regalo solide realtà, non sogni. Dobbiamo lavorare, ci pagano per quello. I sogni non appartengono al nostro mestiere, cerchiamo le cose serie che servono all’Inter. Al momento non ci sono le condizioni né per Pastore né per altri”.
Grande prudenza, sincera preoccupazione, ma il dialogo è appunto ancora apertissimo. Insomma,
Tutti a Parigi gli vogliono bene, da Nasser Al Khelaifi ad Antero Henrique: nessuno farebbe qualcosa per pregiudicare la sua gioia. E in effetti il passo del Psg nei confronti dell’Inter è concreto, di certo non è però disposto a «regalare» una delle prime grandi passioni della proprietà qatariota.
Intanto, Emery ha convocato Pastore per la semifinale di Coppa di Lega contro il Rennes, in programma questa sera.