Gagliardini, da diga non funzioni più. Pronto Brozovic al suo posto

In molti hanno notato la mossa di Luciano Spalletti contro la Roma, sostituire Roberto Gagliardini dopo neanche 40 minuti di gioco, evento poi spostato all’intervallo solo per non umiliare il giocatore nel cambio con Brozovic, con San Siro che avrebbe moralmente distrutto il giocatore. Ma la domanda è , che fine ha fatto il Gagliardini che conquistava tutti un anno fa? La risposta è che nel ruolo di “diga” non funziona più.

Gagliardini, da diga ora è un problema

La Gazzetta dello Sport traccia il momento negativo di Roberto Gagliardini perché come all’andata, la sfida contro la Roma ha segnato il momento più difficile del 23enne centrocampista di Dalmine.Uscito lui all’intervallo – ma Spalletti era pronto a mandare un segnale sin troppo forte, con Brozovic sulla zolla dei cambi già al 43’ –, l’Inter è migliorata fino a sfiorare un’altra vittoria in rimonta sui giallorossi.
All’andata era stato l’inserimento di Joao Mario per l’azzurro, con conseguente abbassamento di
Borja, a dare la scossa.

Fare di Gagliardini un capro espiatorio sarebbe ingiusto per tanti motivi, in primis il fatto che l’ex Atalanta si sta sacrificando come unico vero frangiflutti davanti alla difesa perché in estate sono partiti Medel e Kondogbia e in rosa non cisono altri veri interditori. Ma l’azzurro – che non a caso con Gasperini a Bergamo aveva più libertà di andare per sfruttare la sua falcata – sarebbe un giocatore di gamba, portato alla ripartenza, anche se deve sicuramente completare la propria crescita negli ultimi trenta metri visto che la porta la vede ancora poco e male. Come dimostra il fatto che soltanto il 22% delle sue conclusioni finiscono nello specchio. Se non fosse che deve coprire le spalle a Vecino, i tempi dell’inserimento però Gagliardini li avrebbe.
Anche i dati Opta confermano che il ragazzo è bravo nel recuperare palloni (1,47 a gara, mentre la media di ruolo in campionato si ferma a 0,91) ma deve ancora velocizzare testa e gambe quando viene aggredito.
I contrasti persi sono quasi il doppio (0,74 contro 0,48) e contro la Roma scatenata del primo tempo Gaglia è
andato spesso in affanno nella difesa del pallone.

Sapete giocare bene a briscola con le figurine… – ha risposto Spalletti a chi dopo la Roma gli chiedeva dell’assetto in mediana –. Con Brozovic e Borja Valero basso c’è un certo filtro rispetto a Gagliardini quando partono Nainggolan e altri. Brozovic ha fatto le sue partite, se mi fa vedere che è bravo io lo impiego. Non ho parenti, sono tutti amici ma scelgo sempre la formazione che mi dà le garanzie migliori durante la settimana. Con le mezzali e un trequartista si gioca 5 metri più avanti, un’altra punta non la reggi. Poi si possono fare altre cose, ma la palla va portata di là. Non riuscivamo ad arrivare sulla trequarti, ce la facevano lanciare sempre”. Vero che il
centrocampo della Roma ce l’hanno in pochi, ma è altrettanto vero che con l’arrivo di Rafinha il traffico in mezzo al
campo è destinato ad aumentare. Il partente Joao Mario invece veniva utilizzato soltanto sulla trequarti.

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