Dalbert, campione o bidone. Ecco il rimpianto di Spalletti

Dalbert, corteggiato, conteso e poi ingaggiato. Ma a che prezzo? Il brasiliano che doveva prendersi la fascia dell’Inter è un oggetto misterioso nella rosa di Luciano Spalletti, tecnico molto bravo a far diventare i gregari campioni (vedi Emerson) ma che col laterale pare abbia perso molte speranze.

Qual è il vero Dalbert

Scrive il Tuttosport che l’incubo dei tifosi è che si tratti di un altro Gabigol.
La speranza, al contrario, è che Spalletti riesca a rivitalizzarlo come fatto ai tempi della Roma con Emerson Palmieri, quello che “doveva fare il parcheggiatore a Trigoria” (Luciano dixit) e che invece è arrivato fino all’esordio
in Nazionale. Certo è che un girone dopo l’esordio da titolare in Serie A, avvenuto proprio contro la Spal, Dalbert è ancora un mistero.
Da allora ha giocato solo altre due volte dal 1’ in campionato, l’ultima con il Genoa il 24 settembre. Spalletti, prima della partita con la Roma, ha confessato come l’accantonamento del brasiliano sia il suo più grande rimpianto, fatto sta che se gli sono passati davanti nelle gerarchie Santon e Nagatomo evidentemente qualche problema in
allenamento deve mostrarlo Dalbert, se è vero che Spalletti – dopo averlo a lungo tenuto in naftalina – non ha certo avuto problemi a lanciare Cancelo che addirittura ha “scippato” la fascia destra a D’Ambrosio come accaduto per la prima volta a Reggio Emilia con il Sassuolo quando l’ex granata per trovare posto in squadra ha dovuto traslocare a sinistra.

Questo è un problema in più per Dalbert, considerato che già dalla gara con la Spal D’Ambrosio sarà arruolabile a tutti gli effetti. Allo stato dell’arte non si capisce – in assenza di altri impegni eccetto il campionato – quando Dalbert
possa trovare spazio. Probabilmente per capire se sia un crack o un bidone si dovrà attendere la prossima stagione:
l’attenuante principale alla mancata esplosione di Dalbert sta infatti in un’estate passata, anziché ad allenarsi, ad attendere notizie in merito al passaggio all’Inter.
Trattativa lunga, faticosa e pure costosa considerato che Dalbert – bonus compresi – è stato pagato 28 milioni più il 20% di una futura rivendita in mano al Nizza. Affare che all’Inter ha trovato d’accordo Sabatini e Ausilio: la speranza è che non abbiano preso un clamoroso abbaglio.

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