Ausilio vola in Spagna, Rafinha vicinissimo: le ultime sull’affare

L’Inter accelera per Rafinha. Lo fa con Piero Ausilio che vola in Spagna per sistemare gli ultimi dettagli per il nuovo centrocampista lavorando su un prestito semestrale.

Rafinha, la fumata bianca può arrivare intorno ai 30 milioni

Scrive La Gazzetta dello Sport che la convocazione di questa sera per il derby di Coppa del Re non è certo un segnale da leggere con intonazione negativa. Rafinha sente aria di Milano, aria nerazzurra. È il
sunto della giornata di ieri, con il d.s. dell’Inter Piero Ausilio volato a Barcellona per trattare
direttamente con il club catalano l’acquisizione del brasiliano con passaporto spagnolo. Rafinha si avvicina all’Inter e la notte appena trascorsa è servita per definire ciò che ancora non collima tra i due club. La base però è stata trovata: prestito gratuito semestrale con diritto di riscatto. Ed è proprio questo riscatto il nodo attorno al quale la trattativa ieri si è attorcigliata a lungo.
I catalani sono partiti da 40 milioni per scendere a 35. Troppi ancora per l’Inter che all’inizio si era attestata sui 18 più 5. La logica degli affari vuole che il punto di equilibrio verrà trovato intorno ai 30 con bonus.

Con buona pace del Barcellona che vuole monetizzare la cessione di Rafinha e con soddisfazione dell’Inter che si porta in casa un giocatore capace di mostrare qualità interessanti prima dell’infortunio. Queste ore serviranno ad Ausilio per avere l’okay definitivo da parte della famiglia Zhang per chiudere
l’operazione.

Il brasiliano andrebbe a sistemarsi alle spalle di Mauro Icardi almeno in principio. Nel 4-2-3-1 diventerebbe il collante tra il capitano e tutto il gioco nerazzurro. Ma potrà anche dare il suo contributo a
destra. Prima di parlare di tattica però bisognerà chiudere l’operazione. Alla lunga riunione di ieri,
spezzata in più parti, erano presenti i vertici catalani, il d.s. Ausilio, Mazinho – padre e agente del giocatore –, l’avvocato di famiglia e l’intermediario Nicola Innocentin. L’accordo con Rafinha è sempre stato il punto forte di tutta l’architettura dell’operazione. Al giocatore è piaciuta subito l’idea di un trasferimento all’Inter e anche quando si è fatto avanti il Celta per averlo, il brasiliano con passaporto spagnolo ha subito ringraziato e accantonato sottolineando come il progetto dell’Inter sia decisamente quello più affascinante per rilanciarsi sul campo. Ecco perché la missione di Ausilio a Barcellona – che potrebbe esaurirsi già oggi – partiva con una carta forte da giocare. Il resto lo ha fatto il direttore sportivo interista che ha fatto capire ai dirigenti blaugrana che la volontà della famiglia Zhang è sì forte, ma condizionata dai paletti del fair play finanziario.

Il Barcellona allora ha accettato l’idea proposta dal direttore sportivo di un prestito gratuito con l’inserimento del diritto di riscatto. E su questo tasto si è lavorato (e si lavorerà forse ancora oggi) per chiudere un’operazione impostata.

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