L’ALBA DEL GIORNO DOPO – E se non fosse tutto così grave?

Dopo SassuoloInter si sono lette tante cose, forse troppe. I social impazziscono e i tifosi nerazzurri gridano allo “scandalo”. Calma, Siamo terzi. La nostra corsa alla Champions comincia da adesso. La prossima partita di campionato sarà fondamentale, battere la Lazio farebbe tornare quella serenità che oggi forse sta sparendo.

SCONFITTI MA NON PERDENTI

Le ultime due partite di campionato sono state “scottanti”. Aver perso 6 punti contro l’Udinese e Sassuolo di certo non va bene. Ma nonostante abbiamo perso queste sconfitte evidenziano gli stessi difetti di quando si vinceva sempre. All’Inter manca quel qualcosa di più tra le linee. Il giocatore perfetto sarebbe stato Nainggolan, con forza e inserimenti da Top. Ricordo l’Inter dell’anno scorso, si perdeva meritando. Si spegneva la Tv davanti alla poltrona essendo consapevoli che non andava nulla. Oggi però possiamo spegnere la Tv con la consapevolezza che non siamo da scudetto ma che se perdiamo facciamo 70% di possesso palla e dominiamo la partita.

Infondo anche lottando o dominando se si perde valgono zero punti, questo è certo ma perdere così come è successo ieri ti fa pensare che lo zoccolo mentale e fisico esiste ed è costante. Perdere fa parte del gioco, tutti prima o poi hanno dei cali mentali. Nessuno è perfetto e noi interisti lo sappiamo, abbiamo nell’anno dei cali inspiegabili ma siamo li, li dove sognavamo a Giugno, dove qualsiasi giornale ci davano per spacciati e i nostri cugino da Scudetto.

E ora cosa fare? Nulla. Ieri contro il Sassuolo si è vista un Inter non perfetta in difesa, infatti il Goal preso è stato subito in modo “casuale” la classica azione goal in 90 minuti. Poi successivamente il rigore sbagliato ci ha tagliato le gambe in una partita dove eravamo prevedibili nonostante provavamo in tutti i modi a fare goal. Insieme al rigore sbagliamo dobbiamo aggiungere i salvataggi sulla linea dei vari difensori di Iachini. Insomma perdere deve farci capire che dobbiamo fare di più, ma quello che facciamo non è nulla. Veniamo da anni che si perdeva ma non facevamo tiri in porta, non creavamo occasioni da goal contro delle squadre molto inferiori a noi.

Oggi la musica è cambiata sia quando si vince e sia quando si perde. E’ una squadra diversa. Non bisogna fare un dramma ma bisogna essere consapevoli che non siamo all’altezza della Juventus o forse anche di questo Napoli che quando è informa è super. Ma siamo da terzo o quarto posto, come lo eravamo a Giugno. Ora testa bassa e concentrazione sempre al massimo, siamo li e dobbiamo rimanerci.

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