Balotelli: “Un ritorno all’Inter? Ad Ausilio ho detto che…”

Mario Balotelli si racconta a La Gazzetta dello Sport, parlando del suo momento d’oro al Nizza, con 16 gol in 21 partite ma anche di nuove avventure, anche in Italia, con un retroscena con Fassone e Ausilio.

Balotelli: “Un ritorno all’Inter? Ecco che ho detto ad Ausilio”

Mario Balotelli si racconta a La Gazzetta dello Sport, partendo dal momento d’oro in campo (16 gol in 21 partite) e fuori (papà di Leon, ultimo arrivato in casa Balotelli).

Qualche anno fa giocavo solo per divertirmi, da un po’ di tempo ho capito quanto paghi il lavoro. Il resto non dipende da me – le parole di Balotelli – Forse certe movenze e alcune esultanze a fatica ingannano, ma io in campo mi sono sempre divertito. È chiaro che se hai al fianco la persona giusta tutto va meglio, ma sarebbe riduttivo per me pensare che il mio rendimento in campo dipendesse o meno dalle mie relazioni sentimentali“.

Balotelli che prima dei top club parla di Nazionale: “Mi fa ancora rabbia ricordare quell’Italia ­Svezia. Non puoi uscire quando hai in squadra Belotti, Immobile e Insigne. Per non parlare dei veterani. Gli svedesi avevano al massimo due giocatori al livello dei nostri. Incredibile. Io ancora non ho capito perché Ventura mi ha lasciato fuoriQuando lo vidi il primo maggio dopo Nizza­-Psg mi fece uno strano discorso, facendomi notare che di me non doveva scoprire nulla: da me si aspettava solo un atteggiamento da leader. Poi, non l’ho più sentito. Ora dopo l’esclusione dal Mondiale, tutti se la prendono con lui, io non voglio infierire. Però ancora non capisco perché mi ha escluso.

Poi si passa a Milan e Inter: “Mi spiace che le cose non stiano andando bene ai rossoneri. Del resto a Nizza la gestione è cinese, ma si conoscono bene i proprietari. Invece al Milan tutto è misterioso. Anche il no che ho subito proprio oggi. Ho sentito Ignazio Abate e mi era venuta voglia di andare a trovare i vecchi compagni a Milanello. Loro erano contenti ma Fassone ha fatto sapere che non era il caso di turbare l’atmosfera del ritiro. Invece quello nerazzurro è un grande club. Lì mi sono trovato benissimo. Proprio l’altro giorno parlando con Ausilio gli ho fatto sapere che tornerei volentieri. Ma era così per ridere. Dalbert a Nizza nella scorsa stagione era tra i migliori: veloce, forte in tutte le zone del campo. So che Spalletti è molto attento alla tattica. Se lo aspettano credo che non resteranno delusi. Non ho nulla contro la Juve, ma ormai ne ha vinti tanti. Diciamo che mi farebbe piacere se lo vincesse una tra l’Inter e il Napoli“.

Chiusura sul modello da scegliere come calciatore: “Zlatan è unico. Lui dà sempre
tutto per ottenere il massimo. All’Inter dava l’esempio a tutti, ma a me più che altro me le dava (e ride)…”

 

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