Beccalossi: “Battere la Juve ti gasa. Se giocassi con Icardi gli direi…”

Evaristo Beccalossi è stato tra i numeri dieci più amati della storia nerazzurro. Funambolo capace di tutto ha guidato l’Inter tra il 1978 e 1985, chiudendo poi la carriera nel Pordenone, guarda caso prossimo avversario in Coppa Italia. Le sfide con la Juventus in quel periodo sono state battaglie che il Becca ricorda volentieri sul Corriere dello Sport.

Beccalossi: “Battere la Juventus ti gasa. Se giocassi con Icardi gli direi…”

Il Corriere dello Sport riporta un’intervista ad Evaristo Beccalossi, 216 partite in nerazzurro con 37 reti. Il numero dieci interista spiega le battaglie con la Juve di Agnelli e Boniperti.

Mischia in area di rigore – dice Beccalossi – il pallone mi sbuca davanti, ci vado col sinistro, di mezza punta, zac, lo piazzo nell’angolino, Zoff si tuffa ma non ci arriva. Gol. San Siro esplode di gioia.

L’Inter ti rimane addosso per tutta la vita. L’Inter è fascino, genio e sregolatezza. Con l’Inter non puoi mai stare tranquillo, ti sorprende sempre. Che dire? Sono fortunato ad essere così amato”.

La sfida con la Juventus era l’appuntamento che tutti aspettavamoMi gasavo a giocarle, quelle partite. Per un giocatore è il massimo. Guarda che anche all’epoca la Juventus vinceva scudetti in serie. Negli anni ’80 la Juve era la squadra da battere, proprio come oggi”. “Oggi quest’Inter è una creatura di Spalletti. E’ lui il vero fenomeno. Portare l’Inter al primo posto non è stato casuale, Spalletti ha fatto uno straordinario lavoro sulla testa dei giocatori. E ha recuperato gente che tutti davano per finita, come Santon, o altri come D’Ambrosio e Nagatomo, che erano finiti ai margini”.

Un Beccalossi cui sarebbe piaciuto giocare in questa Inter, sopratutto con un giocatore: “Icardi, ma dietro c’è
una squadra tosta. Cosa farei con uno come Maurito al mio fianco? Gli direi: amico, mi accendo una sigaretta e tu dimmi cosa devo fare. Giocare con uno così è semplice. Vive per il gol. Ed è un fior di professionista. Ha lasciato il gossip fuori dal campo, non è facile per uno così esposto»

Una volta mi infortunai camminando per San Siro che mi invocava prima di una sfida col Real Madrid, Mi vennero tre contratture per l’emozione. E intanto siamo là. Ma per me il Napoli resta favorito. E poi c’è la Juve. E occhio anche alla Roma che, zitta zitta, sta facendo una grande stagione. Noi però – ripeto – ci siamo. Di quest’Inter mi piace lo spirito che si è creato. E quando sei così tosto può succedere di tutto. C’è ancora tanto tempo davanti, non sarà decisiva per lo scudetto. Mi auguro invece che entrambe giochino libere. Vorrei veder un’Inter sbarazzina, sfacciata, serena. Chi vince? Beh, nessuno, se devo farti un pronostico dico pareggio. Chi temo della Juve? Tutti, ma Dybala ha qualcosa in più. E’ esagerato paragonarlo a Messi, ma è un giocatore straordinario e a chi lo discute dico: se discutiamo lui, con gli altri che facciamo?”

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