La Premier League ha messo gli occhi su Joao Mario. Più precisamente è José Mourinho ad essere il nuovo corteggiatore del portoghese, con proposta all’Inter di scambio con Mata. Lo spagnolo però non scalda più di tanto i nerazzurri, con lo United che potrebbe giocare un ulteriore asso: Henrik Mkhitaryan.
Mata-Joao Mario scambio impossibile, ma se Mkhitaryan…
Il Corriere dello Sport apre un nuovo intrigo per il mercato invernale. Mourinho, infatti, ha messo gli occhi su Joao Mario ed è pronto a mettere sul piatto Mata. Lo spagnolo, però, non scalda particolarmente l’Inter, che invece sarebbe assolutamente disposta a sedersi al tavolo se nei discorsi venisse coinvolto Mkhitaryan. Al momento non si può ancora parlare di una vera e propria trattativa, ma di semplici abboccamenti tra club e, soprattutto, intermediari. La sostanza però è che il futuro del centrocampista portoghese è più che mai in bilico, visto che sulle sue tracce, come noto, c’è pure il Paris Saint Germain e che, nelle scorse settimane, si era parlato di uno scambio con
In corso Vittorio Emanuele c’è la consapevolezza che l’investimento di 40 milioni (più 5 di bonus) fatto a fine agosto 2016 non ha trovato corrispondenza in campo. Joao Mario, infatti, al di là di un mini-exploit iniziale, non si è mai preso la scena. Addirittura, prima del match di domenica con il Chievo, non giocava da titolare dal 19 settembre,
Il suo timore è quello di perdere il Mondiale, dopo aver conquistato l’ultimo Europeo in Francia da titolare. Ad ogni modo, se l’Inter non esclude una sua partenza deve anche far fruttare il giocatore in ambito fair play finanziario.
Già ma perché Mata o Mkhitaryan dovrebbero interessare all’Inter? Beh, dal punto di vista tecnico, colmerebbero
Attenzione, però, perché il trequartista armeno chiuderebbe la porta a Ramires. L’Inter, infatti, ha un solo posto da extra ancora a disposizione: dunque, nel caso, andrà fatta una scelta. Sempre che, alla fine, lo Jiangsu decida davvero di fare a meno del brasiliano. Il suo arrivo sembrava certo solo qualche settimana fa, mentre ora è tutt’altro che