Shaqiri: “Non sono pentito dell’esperienza all’Inter ma c’era troppa confusione”

Intervistato dal quotidiano elvetico Basler Zeitung, l’ex calciatore dell’Inter, lo svizzero Xherdan Shaqiri, è ritornato sulla sua breve esperienza in nerazzurro, durata solo sei mesi.

LE DICHIARAZIONI DI SHAQIRI

Pentito di essere andato all’Inter? Molti pensano che sia andato tutto male, ma non è così. Ero vicino al posto dove ho passato i migliori momenti della mia vita: ero vicino alla mia famiglia, il club era al confine con la Svizzera. Solo che il calcio italiano non era poi così attraente. Ma non ho mai avuto problemi lì, se è questo che intendete. Perché ho scelto di andarmene? Perché volevo qualcosa di diverso. Ho avuto la sensazione di non poter fare un grande passo in avanti lì. All’Inter c’era un grande viavai, un sacco di casino come si suol dire. Faccio un esempio: quando sono arrivato nello spogliatoio, c’erano 50 giocatori. Molti di loro erano tornati dal prestito e dovevano essere ricollocati. In quel momento ho capito: questo è un bel casino. Mi piacciono le pianificazioni, mi piace quando tutto funziona. Ecco perchè era meglio andare via. Lo Stoke City? Mi hanno offerto tutto quello di cui avevo bisogno: minuti di gioco, un campionato top e infrastrutture di vertice. Volevo sperimentare qualcosa di nuovo, in Germania avevo già provato tutto. Per questo, ma anche perchè ho sempre ritenuto la Premier League il miglior campionato del mondo, per questo ho deciso di mettermi alla prova: chiunque gioca qui, è un ottimo giocatore. Qui sto molto bene e non voglio andarmene, ho tutto ciò di cui ho bisogno. Ma non si sa mai cosa ti riserva il calcio, tutto scorre velocemente. Voglio tornare a giocare in Champions League, è molto importante per il mio futuro, mi manca molto: voglio godermi di nuovo l’inno e giocare, sono sicuro di essere un giocatore di quel livello“.

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