Eder, quanto sacrificio: è il più cattivo della Serie A!

L’italo-brasiliano Eder ha collezionato 3 ammonizioni nei 115′ giocati, ma c’è più di un motivo per essere contenti di questa “cattiva” statistica.

QUANDO ANCHE IL FALLO TATTICO E’ ARTE

Parliamo di un ragazzo che non ruberà forse mai le prime pagine dei giornali. Un ragazzo che antepone costantemente il bene della squadra alle gioie personali. Tutto questo e non solo è Eder Citadin Martins, la marcia in più dell’Inter di Spalletti. Come prevedibile, nonostante un ottimo pre-campionato, Eder non partiva con i gradi titolare, avendo davanti mostri sacri come Icardi, Candreva e Perisic. Luciano Spalletti lo ha chiamato in causa sempre a partita in corso (10 volte su 13) per dare una scossa alla squadra. Non è un caso che negli ultimi 15-20 minuti l’Inter raddrizzi partite iniziate male con Eder in campo. Nei suoi occhi traspare grinta, sacrificio, voglia di fare bene anche nel poco tempo datogli a disposizione. E quando non risolve le partite (vedi il pareggio contro il Torino), è fondamentale per arginare le ripartenze avversarie, pericolose quando i tuoi compagni hanno già magari dato tutto in campo. I 3 cartellini gialli rimediati sono l’emblema del calciatore che è Eder. Il fatto stesso che i vari commissari tecnici della Nazionale non abbiano mai rinunciato a lui nonostante non giocasse con la squadra di club fa capire l’importanza esponenziale di avere in rosa un giocatore come lui.

Semplicemente FONDAMENTALE.

 

Impostazioni privacy