Borja Valero, l’operaio specializzato per l’Inter

Borja Valero ha trovato con l’Inter il primo gol stagionale. Ritornato trequartista il suo gioco si è acceso con Spalletti che lo lascia sempre titolare.

Borja Valero, l’operaio trequartista

Scrive La Gazzetta dello Sport che il gioco di Borja Valero è esploso da quando Spalletti lo ha inserito nel suo ruolo naturale di trequartista. Merito anche della diga creata da Vecino e Gagliardini che consegna al numero 20 le chiavi della trequarti senza l’assillo di compiti difensivi.

Utile Borja Valero da numero 10, passando da 0,57 occasioni create a 1,25 a partita,, con raddoppio dei cross da 0,43 a 1, con precisione del tiro dal 25% al 67%.

In una rosa ristretta sarà difficile per Brozovic e Joao Mario scalzare un Borja Valero in stato di grazia, pur non essendo ne alto e ne cecchino la sua semplicità e la sua mente ne fanno un elemento unico.

Domenica a Torino giocherà la gara numero 12 su 12, unico in un reparto dove in cinque si giocano tre maglie, con ballottaggi nati sulla trequarti dalla disastrosa gara di Valero contro la Roma, dove nella trequarti non si riusciva ad arginare Nainggolan, Strootman e De Rossi.

Da quel momento Spalletti ha tolto Gagliardini, inserisce Joao Mario abbassando Valero, facendo nascere da quel momento la prima staffetta tra l’ex atalantino e Vecino, per affiancare il numero 20 che in ogni posizione riesce a dar il meglio, complice anche l’infortunio di Brozovic dopo la doppietta col Benevento.

Poi arriva la fatal Verona e il gol di Borja Valero davanti alla moglie Rocio e ai figli Alvaro e Lucia. Per Spalletti è la quadratura del cerchio.

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