Bellinazzo: “Inter, bilancio sorridente: ecco i i tre motivi del risanamento nerazzurro”

Nell’analisi a Goal.com del giornalista esperto in materia finanziaria, Marco Bellinazzo, si possono individuare tutte le buone notizie a tinte nerazzurre riguardo il bilancio appena approvato.

UN IMPERO ECONOMICO CHIAMATO SUNING

Il primo dato importante che deve far sorridere è legato al contenimento del debito. Fermo ancora ad un rosso di “soli” 24,6 milioni. Che dovrebbe mettere al riparo, a differenza della Roma, da nuove brutte sorprese con la Uefa per i vincoli del Financial Fair play“.

L’altra buona notizia riguarda invece l’aumento dei ricavi, saliti a quota 318 milioni di euro (inclusi 44,5 milioni di plusvalenze) nonostante l’assenza della Champions League. Qualcosa di eccezionale.

Buone notizie anche anche sul fronte commerciale, dove la cifra è sui 105 milioni di euro. Le entrate sono legate a contratti di sponsorizzazione e a nuove partnership concluse sotto la regia di Suning. L’acquisto dei naming rights del centro sportivo di Appiano Gentile e Interello fino al 2020 da parte del Gruppo Suning ha fruttato 25 milioni di bonus più un fisso annuale di 16,5 milioni. A questo si aggiunge un contratto del valore complessivo di 11,5 milioni con Suning Sports International Ltd per le attività di formazione tecnica e delle Academies”.

Ma non è finita qui. Suning è riuscito a concludere un accordo importante per la cessione dei diritti media e di sponsorizzazione in Asia. Questa azienda cinese prevede un bonus iniziale di 10 milioni e un fisso di 20 annuali fino al 2020. Per tutto l’arco di tempo contrattuale si toccheranno i 100 milioni.

Bellinazzo evidenzia poi anche l’impegno finanziario del colosso di Nanchino nella società nerazzurra. La propirità cinese ha dato finora 298 milioni di euro al club. Queste iniezioni di liquidità sono servite soprattutto per far fronte alle spese correnti e agli acquisti e per rimborsare i prestiti che Thohir aveva fatto a sua volta alla società per 131 milioni.

L’Inter sta cercando un partner per rifinanziare l’accordo con Goldman Sachs. Sul secondo va detto che la scelta di Suning di non apportare capitale ma di finanziare il club con prestiti onerosi dipende molto probabilmente dalla permanenza di Thohir nell’azionariato. La quota del presidente indonesiano infatti diminuirebbe se non partecipasse all’aumento di capitale. E negli accordi tra le parti potrebbe esserci appunto quello di utilizzare il canale del finanziamento fino alla cessione del pacchetto di Thohir  (intorno al 30%) per evitare questa conseguenza. Un po’ come era avvenuto tra Moratti e Thohir.

Con la sostanziale differenza però che l’esborso di Suning per l’acquisto e il risanamento dell’Inter è stato tale in poco più di un anno. Parliamo di 570 milioni di euro. Tra i 140 milioni dell’iniziale aumento di capitale, i 298 di prestiti e i 130 pagati per rilevare le quote di Thohir e Moratti. Da non lasciare il minimo dubbio sulla potenza della proprietà cinese e sulla volontà di consolidare il club.

In definitiva, per Suning, quando avrà il 100% della società nerazzurra, sarà molto più semplice convertire i prestiti in aumenti di capitale. Senza appunto aggravare più i conti con oneri finanziari di questo tipo.

Fonte foto copertina: screen youtube

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