CdS – Perisic a secco da un mese. Il derby è l’occasione giusta per rilanciarsi…

Perisic, se ci sei, batti un colpo. Il croato, infatti, è scomparso dai radar nerazzurri dal gol con il Crotone. Era il 16 settembre e l’esterno nerazzurro sigillava i 3 punti conquistati in Calabria. Da allora più nulla. Né reti e nemmeno assist, dopo averne confezionati addirittura 3 nelle prime 2 giornate. A scriverlo è Il Corriere dello Sport. 

Da un mese a questa parte, anche le prestazioni di Perisic non sono state brillanti, come quelle di tutta l’Inter, peraltro. I risultati, però, hanno continuato ad arrivare e così la banda di Spalletti si è issata al secondo posto, a pari merito con la Juventus. Ora, però, con il derby a poche ore e, tra una settimana, la sfida con il Napoli, occorre che chi è in grado di fare la differenza si prenda la scena.

PERISIC, INCROCI E PRECEDENTI

Insomma, Spalletti ha bisogno di Perisic per continuare a correre in classifica e prendersi, a fine campionato, un posto in Champions. In questo senso, il derby è uno scontro diretto. Peraltro, per il croato si tratta di una sfida da risvolti particolari. Il 13 settembre 2015 è stata la sua gara d’esordio, con vittoria, nel campionato italiano. E’ andata decisamente peggio al ritorno, con l’Inter sconfitta per 3-0. Da ricordare, invece, la stracittadina del 20 novembre 2016, quando proprio Ivan firmò il 2-2 all’ultimo secondo del recupero. Quella era la prima gara di Pioli in panchina. Un girone dopo, invece, il tecnico parmigiano vide compromesso il suo futuro nerazzurro subendo, al contrario, lo stesso destino dell’andata: ancora 2-2 allo scadere (pari di Zapata), dopo doppio vantaggio firmato da Candreva e Icardi, su assist proprio di Perisic.

PERISIC, DAL QUASI ADDIO AL RINNOVO

Ora a guidare l’Inter c’è Spalletti. Che, al pari di Pioli, per il croato ha sviluppato un feeling speciale. Tanto speciale da essere stato uno degli elementi che hanno convinto Perisic a riporre nel cassetto i suoi propositi di addio. E’ vero che ha contribuito anche il fatto che il Manchester United, la scorsa estate, non si sia mai concretamente avvicinato alle pretese nerazzurre. L’esterno croato, però, non si è impuntato, non ha fatto la “guerra” per forzare l’uscita. E così, pochi giorni dopo la conclusione del mercato, per lui è arrivato un ricco rinnovo di contratto: 5 anni a 4,6 milioni di euro più bonus. Ora è a livello di Icardi nella classifica degli ingaggi della squadra nerazzurra. Del resto, sono loro, anche nei fatti e nei numeri, gli elementi determinanti in questa Inter. E Spalletti si augura che lo facciano vedere già domani contro il Milan.

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