IN CAMPO VERITAS – I cinque verdetti di Roma-Inter

Nuovo appuntamento con la rubrica di SpazioInter.it dedicata alle analisi post-match. “In campo veritas”, perché alla fine il verdetto del rettangolo verde è sempre inconfutabile e lascia le sue sentenze, che riassumiamo in 5 punti. Roma-Inter, ecco la nostra analisi.

1. Sofferenza e cinismo

L’Inter ha sofferto, è vero. Dopo un inizio a buoni ritmi la partita è cambiato in seguito al palo di Kolarov. Vuoi per presa di coscienza per i giallorossi, vuoi per paura dei nerazzurri, la Roma ha poi espresso il suo gioco passando in vantaggio e sfiorando più volte il raddoppio. Quest’ultimo però non è arrivato, la partita non è stata chiusa e l’Inter, con un Icardi più che cinico ha ribaltato e portato a casa il match. Sofferenza e cinismo, il binomio che ha permesso all’Inter di sbancare l’Olimpico.

2. Perisic vero top player

Il migliore è senza dubbio Icardi, ma dopo l’argentino c’è il croato. Spesso si è visto in mezzo al campo; soprattutto nel primo tempo, quasi ad aiutare un Borja Valero visibilmente in difficoltà sulla trequarti. Quando poi aveva libero spazio sulla fascia, complice anche l’inesperienza nel ruolo di terzino di Juan Jesus, nessuno era in grado di fermarlo. Ottimi spunti, ottimi dribbling e ottimi assist. Perisic sempre più top player.

3. Borja Valero in mediana e non sulla trequarti

Una certezza vera e propria che viene fuori dal match di ieri. Ad inizio partita sembrava mettere in difficoltà la difesa avversaria con la sua posizione; quando però sono stati capiti i suoi movimenti, lo spagnolo e tutta l’Inter sono andati in palese difficoltà. Con l’ingresso di Joao Mario e il conseguente spostamento di Borja Valero in mediana, le cose son cambiate. Se non per qualche amnesia difensiva, 45′ perfetti; se gira lui gira tutta l’Inter. Grande schermata in coppia con Vecino.

4. Se le critiche a Icardi gli fanno questo effetto…beh, continuate pure.

Tante (inutili) critiche che ad un ragazzo della sua età potrebbero se non altro turbarlo. Invece Mauro risponde a suon di giocate e goal, e zittisce tutti i criticoni. Grande senso del goal, grande attaccante. Criticatelo pure, lui sa come rispondere.

5. La ruota gira, ma non c’è stato un dominio

Statistiche e non solo alla mano, è stata una gara equilibrata. Sì, ci sono stati tre pali, ma frutto di giocate singole; lo stesso goal di Dzeko è stato un grande gesto tecnico. L’inter però si è sempre mostrata solida, e alla prima occasione ha colpito. Da lì la partita è cambiata, con la Roma che ha accusato il colpo e l’Inter che ha continuato a fare il suo gioco. Con calma, con serenità e con quel pizzico di fortuna che non fa mai male. La ruota gira, ma nessuna delle due ha dominato sull’altra. Vince chi crea e realizza, non chi crea e si rammarica dell’occasione persa. Vince l’Inter, non la Roma.

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