BI – Il futuro delle squadre di calcio è nei videogame

Il noto sito businessinsider.com sulla propria versione italiana ha analizzato il crescente mondo degli esports. I club professionistici di football hanno fiutato l’affare e ora puntano forte sui giocatori di videogame.

BUSINESS IN CRESCITA

Che la passione per i videogame sia in costante crescita è risaputo. Quello che forse non tutti sanno è che ormai c’è chi ci gioca in maniera professionale, addirittura chi li reputa un vero e proprio sport. La Giochi elettronici competitivi, massimo ente italiano in questo campo, calcola che in Italia si giochi più di un torneo professionistico al giorno di esports. Questi tornei attirano sempre più gente, soprattutto ragazzi compresi nella fascia di età Under 25, che ormai preferiscono seguire questo sport digitale che agli sport tradizionali come il calcio.

COME SI MUOVONO I CLUB

Come risolvere questa emorragia di giovani tifosi è organizzare tornei negli stadi. A dirlo è Giorgio Pica della Gec. Alcuni club sono corsi ai ripari. Infatti hanno ingaggiato videogamer professionisti da affiancare ai campioni del campo da calcio La prima squadra a farlo è stata la Sampdoria. I blucerchiati hanno ingaggiato Mattia Guarracino, in arte Lonewolf, campione di FIFA.

Fonte: Profilo Facebook Matteo Guarracino “Lonewolf”

Da allora la Samp invita i gamer dei club stranieri a Marassi per una sfida in diretta contro Guarracino. Finora l’operazione è costata alle casse della Samp 25mila euro e la società sta già studiando la prossima stagione. Oltre alla Samp fanno parte di questo mercato altri 4 clubEmpoli, Cagliari, Genoa e Roma. In Europa i primi a muoversi è stato il Besikstas. Da allora oltre trenta club di calcio, dal Manchester City allo Schalke, dall’Ajax al Panathinaikos.

POTREBBE DIVENTARE UN VERO SPORT

Giocare ai videogame per club professionistici potrebbe presto diventare un vero e proprio sport. Questo già succede in Asia, sopratutto Cina, Corea del Sud e Giappone. Ma presto questa nuova concezione potrebbe allargarsi anche in Europa. D’altra parte l’esport fattura ormai cifre molto alte, in Italia le stime vanno dai 14 ai 18 milioni. Essere riconosciuti come professionisti a tutti gli effetti migliorerebbe ulteriormente la situazione intorno a questo mondo. Che in un futuro non molto lontano ci entri anche l’Inter?

Fonte Immagine di copertina: Profilo Facebook Matteo Guarracino “Lonewolf”

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