Serena e Collovati: “Il silenzio sul mercato nerazzurro è preoccupante”

La Gazzetta dello Sport ha intervistato Fulvio Collovati e Aldo Serena per parlare del momento dell’Inter.

COLLOVATI E SERENA SULL’INTER

Collovati: “Più che quello nerazzurro, mi preoccupa il silenzio dei potenziali acquirenti dei giocatori interisti. Gli uomini mercato devono inventarsi qualcosa, quella delle cessioni è una lacuna storica del club. I tifosi sanno che bisognerà soffrire sino a fine giugno ma che poi ci sarà da divertirsi. La differenza col Milan, però, è che Fassone e Mirabelli sono presenti, mentre Sabatini non si capisce mai dove sia e Ausilio è inevitabilmente ridimensionato dall’arrivo di Walter. Non a caso Spalletti e Capello li ha scelti lui”.
Serena: “Credevo che con l’arrivo di Sabatini e Spalletti ci fossero linee guida più chiare per stringere su alcuni giocatori. Walter è stato preso anche perché sa vendere, ora tocca a lui. Comunque, se ci fosse ancora Moratti avrebbe già piazzato un super colpo per rispondere ai botti milanisti”.

Spalletti è l’uomo giusto per l’Inter?

Collovati: “Una premessa: non si può più prendere in giro i tifosi dicendo che Spalletti era l’unica scelta. Tutti sanno che volevano Conte. Allora meglio stare zitti. Spalletti dei “possibili” è la scelta migliore, temprato com’è dai caos romani. Il problema storico dell’Inter sin dai tempi di Herrera però è che serve il sergente di ferro per colmare le debolezze della dirigenza”.

Serena: “Spalletti ha una grande cultura del lavoro e fa sempre giocare bene le sue squadre. Certo, ha un carattere particolare. E non creda che dopo Roma, a Milano sia tutto facile. Deve azzeccare una partenza sprint. Se no le cose potrebbero complicarsi, soprattutto con una dirigenza in cui non sono stati ancora ben chiariti ruoli e responsabilità”.

Cederebbe Perisic?

Collovati: “Più volte i cicli sono iniziati con un grande sacrificio, basti pensare alla Juve che vendette Zidane. E la stessa Inter ha centrato il triplete dopo aver ceduto Ibra. Della rosa attuale, soltanto 10 elementi sono da Inter. Poi dentro pochi big e i giovani migliori. La differenza la fai in mezzo al campo. E i colpi che si ricordano arrivano nella seconda metà di agosto, non a inizio giugno”.

 

Serena: “Per le sue qualità tecniche, non venderei il croato. Però è vero che serve creare uno zoccolo italiano che dia identità e senso di appartenenza al gruppo. Gagliardini in questo senso è perfetto. E ora servirebbe Verratti. Perisic non è stato un mostro di continuità e non ha dato quei segnali di attaccamento alla maglia che invece ho intravisto in Icardi. Anche se a Mauro e signora qualcuno dovrebbe insegnare a gestire meglio social e autobiografie…”.

Fonte foto in evidenza: itasportpress.ita

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