Berti: “Spalletti la smetta di fare teatrini, l’arbitraggio ha influenzato la gara”

Berti ex centrocampista dell’Inter dei record di Trapattoni, ha espresso a Gazzamercato il suo punto di vista sulla vittoria della Roma contro l’Inter, lanciando anche una frecciata al tecnico giallorosso Spalletti.

INTER INFERIORE ALLA ROMA, MA LE STATISTICHE SUI RIGORI SONO EVIDENTI

Queste le parole di Nicola Berti sul match di ieri sera: “Penso che siamo ancora leggermente inferiori alla Roma e si è visto abbastanza nettamente. L’arbitraggio? Non mi è piaciuto proprio, ci sono stati molti errori. Ero in tribuna, a un certo punto c’era silenzio e si è sentita la botta del calcio che hanno rifilato a Icardi. L’ha sentita anche mio figlio. Quello era un rigore netto e le partite possono cambiare. Il fatto è che dopo il gol di Nainggolan abbiamo lasciato le praterie aperte e i giallorossi sono molto forti in contropiede. Inoltre hanno difensori fisici come Manolas e Fazio, impressionanti. La Roma correva tantissimo. Dobbiamo capire che avevamo di fronte una squadra forte al massimo della forza, ci sta perdere”.

Spazio anche per rispondere per le rime al tecnico giallorosso Luciano Spalletti: “I rigori non dati? Si tratta di statistiche, è da una quindicina di giornate che non viene concesso un rigore all’Inter, sono numeri facilmente consultabili. E poi se ce n’è uno netto su Icardi va dato, perché le partite cambiano. Anche se la Roma è forte, basta dare il rigore sull’1-0 e cambia tutto. Spalletti la smetta di fare teatrini, non è una cosa elegante. Comunque l’Inter non è troppo lontana dalla Roma, è che i giallorossi hanno lo stesso allenatore da due anni, Pioli è da noi da 12 giornate. Serve tempo, ma la Champions oggi è lontana. Se avessimo vinto ieri forse sarebbe stata ancora raggiungibile, però è buono essere arrivati vicini”. 

GABIGOL NON È RONALDO, IL MERCATO DIPENDE DAL PIAZZAMENTO

Questa l’opinione di Berti sul giovane Gabriel Barbosa: “Forse con la Roma doveva entrare qualche minuto prima, non è ancora in grado di fare la differenza in così poco tempo. La gente lo esalta perché è quell’oggetto brasiliano pagato caro e a noi i brasiliani piacciono sempre. Il problema è che è idolo dei tifosi perché non gioca e permane la speranza che entrando in campo possa risolvere le partite. Di certo non è il nuovo Ronaldo. Questo è un campionato che non conosce, è arrivato direttamente dal Brasile a differenza del fenomeno che già conosceva il calcio europeo”.

Mentre sui possibili colpi di mercato estivi dice: “Dipende se la squadra arriva in Champions, ma a prescindere da ciò è presto, serve tempo e il tifoso lo capisce. Per non rimanere come oggi servirebbero tre colpi importanti e secondo me stanno già lavorando per la prossima estate. Chi prenderei? Verratti al posto di Kondogbia, che ancora non mi fa impazzire. Se Suning ha i soldi, prenda Verratti subito”.

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