GdS – Joao Mario, da strapagato a imprescindibile

Joao Mario Inter, dopo i primi sei mesi si parla di un giocatore fondamentale per i nerazzurri. Critiche e forse anche ironia al suo arrivo per quasi 45 milioni, oggi il classe 1993 è tra i più importanti nella rosa a disposizione di Pioli.

Joao Mario Inter, con Pioli il passo in avanti

Il lavoro attuato da Pioli dal suo arrivo è semplice ed efficace. Dialogo con i giocatori, tanta tattica e soprattutto sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori. E’ così che Brozovic, Kondogbia, Murillo sono tornati quei giocatori che interessano a mezza Europa, ed è così che Joao Mario si sta calando perfettamente nel calcio italiano. Il portoghese è un centrocampista completo, capace di giocare in tutti i ruoli nel cuore del campo. Pioli lo schiera ormai abitualmente a ridosso di Icardi, che sia 4-2-3-1 o 3-4-2-1. Trequartista dinamico, con piedi buoni e tanta corsa, tocca tantissimi palloni. Ma anche centrocampista centrale, come potrebbe giocare oggi a Bologna. Inoltre dà l’impressione di poter ancora migliorare. Sotto l’aspetto fisico e negli ultimi 20 metri, per il definitivo salto di qualità. 

I numeri del portoghese

Intanto Joao Mario ha già accumulato 3 gol (tutti in campionato) e 6 assist (2 in Coppa Italia) in 22 partite. Il suo record in Portogallo è di 6 reti in una stagione, cifra che può tranquillamente superare. La Gazzetta dello Sport riporta i suoi numeri. In campionato, completa 41,5 passaggi a partita (29,17 la media del ruolo), recupera 5,85 palloni (4,54), crea 2,25 occasioni (0,97), fa 2,3 dribbling (0,87) e come cifra «negativa» ha in pratica solo quella delle palle perse, 13,95 (10,66 la media del ruolo). In più si parla di un giocatore che dopo l’argento agli Europei under 21 nel 2015, ha vinto da protagonista lo storico Europeo con i suo Portogallo lo scorso anno, in casa della Francia.

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