Inter, dopo l’euforia Thohir, il vate Bauza e gufi a strisce in vista Stadium

Settimana di fuoco per l’Inter di mister Pioli e non bastassero la Lazio ed il derby d’Italia allo Stadium, altri fattori si addensano minacciosi all’orizzonte di domenica sera.

INTER ALLO STADIUM TRA EUFORIA, PERDITEMPO E GUFI 

Lunga striscia di risultati utili, squadra in forma, gruppo unito e Lazio in arrivo a San Siro per la coppa Italia. Ti volti un attimo ed ecco apparire l’inconfondibile figura di Erick Thohir.

Ok, non è un dramma tanto c’è il giovane Steven Zhang a bilanciare la sfi…scusate, la dirigenza. “Steven dove sei? Steven, Steven…”. No, non c’è proprio ma che male può essere, guarda come abbiamo iniziato bene!
Minuto 20 inizia un’altra partita. Banega gioca con loro perché sono più scarsi ed è giusto abbiano un uomo in più. Ansaldi inizia il suo show personale e D’Ambrosio non vuol farsi vedere da meno dal presidente. Come sia finita è ormai cosa nota.

Sarà solo una coincidenza ovviamente e poi in trasferta non è mai venuto, forse tornerà Steven e comunque chi vuoi che influenzi la partita più importante dell’anno?
Ne sentivate la mancanza? Eccolo per voi e per tutti i tifosi nerazzurri: l’unico, il mitico, il caparbio e capace Bauza, ct dell’albiceleste. Proprio lui, che dichiara di venire allo Stadium per gustarsi il big match e per parlare con Icardi?
Mi scusi Bauza non le sembra di esagerare? Non le sembra che non sia il momento? Non ha altro da fare sul serio? “Sì, mi annoio, non faccio la formazione, non alleno, non so che fare, non faccio nulla da una vita e sono già due giorni che non parlo di Icardi. Anzi vengo e gli dico la verità: lo vedo che sei forte, che migliori di partita in partita, che della tua età non ci sono altri prospetti in circolazione neanche paragonabili e magari ti convoco pure. Magari sì, dopo Higuain, Dybala, Pratto, Fonseca, Maradona, Martin Palermo, Batistuta, Di Stefano, Crespo e tua moglie Wanda.
Finito qui?
Neanche per idea! Come esperti vindici e come improvvisati Vanna Marchi, Buffon, Higuain e tutti i simpatici guasconi dell’armata bianconera, spostano i riflettori da loro, i titolati e obiettivamente più forti (al momento) d’Italia, sull’Inter. Con aglio, corna e sale paragonano mister Pioli ad Arrigo Sacchi, i nerazzurri al Barcellona o al Real Madrid, fortissimi e temibilissimi, lanciando anatemi e scongiuri.

Toccate ferro e sperate torni Steven.
Se nel frattempo Ansaldi riflette, Banega prende il raffreddore e apriamo la caccia ai gufi invece che tutelarli e considerarli a rischio estinzione, ce la possiamo giocare.

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