Nerazzurri tricolori, Suning ha da sempre posto come base avere un’Inter a forti tinte italiane. Qualcosa che spezza la recente storia del club ma che serve ad avere uno zoccolo duro con maggior senso di appartenenza.
Nerazzurri tricolori, la lista per il reparto difensivo
Lo stesso Pioli pretende che in campo si parli italiano. Così La Gazzetta dello Sport riporta l’ipotetica lista della spesa di Suning, confermando anche chi italiano non è ma è interista di lunga data. Un esempio? Handanovic all’Inter dal 2012 e in Italia dal 2004 e Icardi a Milano un anno dopo il portiere.
Intoccabile è Gagliardini. Confermati, invece, D’Ambrosio, Andreolli, Candreva ed Eder. Quest’ultimo dividerà il compito di vice Icardi con Pinamonti, classe 1999 e futuro dell’Inter.
In porta dipende dalla decisione di Handanovic. Se il portiere sposerà l’Inter fino a fine carriera si punterà ad un giovane prospetto da far crescere sotto l’ala protettiva dello sloveno. In osservazione sono Alessio Cragno e Alex Meret.
Il primo ha già assaporato la Serie A, proprietà del Cagliari e ruolo da titolare nel Benevento. Cragno, invece, ha impressionato lo staff azzurro nello stage per gli Under 23. Meret ,infine, ha assaggiato Coverciano con Antonio Conte.
Nel caso di partenza di Handanovic invece l’Inter punterebbe sul recupero di Mattia Perin, classe 1992 e terzo portiere della Nazionale dopo Buffon e Donnarumma.
Terzini e difensori, ecco la rivoluzione
Il reparto arretrato sarà quello che vedrà più cambiamenti. A fine stagione partiranno Santon e Nagatomo, con l’inserimento di uno straniero tra Semedo del Benfica, Vrsaljko dell’Atletico Madrid, Ricardo Rodriguez del Wolfsburg. Occhio anche agli italiani Darmian e Barreca, valutato intorno ai 25 milioni.
In mezzo salgono le quotazioni di Acerbi e del neo esordiente in A Bastoni, classe 1999. A livello di titolarissimi si guarda con attenzione verso Manolas. Prima, però, dovrebbe partire uno fra Murillo e Miranda, col colombiano che ha estimatori in Premier League.