Sono anche in attacco i problemi dell’Inter? Se Icardi resta a secco è sconfitta assicurata

Si vince solo se Icardi va in gol. Sotto la lente d’ingrandimento il reparto offensivo dei nerazzurri.

SE ICARDI NON SEGNA, L’INTER CROLLA

Ancora una bruciante delusione per l’Inter e all’indomani, inevitabilmente, si analizzano i problemi e si tirano le somme. La prima cosa che salta all’occhio, oltre ai già palesati problemi difensivi, è sicuramente l’assenza di concretezza del reparto offensivo. Quando Icardi non realizza, la squadra sbanda e perde fiducia, fino a crollare definitivamente al primo sbandamento difensivo.

perisic

Non è certo ammissibile che una grande squadra possa mostrare una tale fragilità tattica e mentale da non poter prescindere dai gol e dalle prestazioni di Icardi, in un reparto tra l’altro che è il più folto, completo e tecnico di tutta la squadra e, allo stato attuale, forse di tutto il campionato italiano. Giocatori del calibro di Perisic, Candreva, Eder o Jovetic è difficile trovarli tutti insieme in un’altra squadra. Dovrebbe essere l’attacco a trascinare quindi la prestazione della squadra, come è stato con la Fiorentina?

Al momento questa potrebbe essere una soluzione, almeno temporanea, per tamponare l’instabilità difensiva. Ma quanto non succede è una disfatta, i giocatori sembrano rassegnati e non riescono neanche a trovare una reazione d’orgoglio per rimettersi in corsa. Ripartire dall’attacco quindi, riorganizzare il reparto, magari modificando parzialmente schemi e tatticismi. Cambiare dunque qualcosa dentro il campo anziché fuori, vista la vastità di scelta offensiva a disposizione dell’allenatore.

DA DOVE RIPARTIRE ORA?

Ora bisogna rialzarsi, ritrovare gli stimoli giusti. Bisogna ripartire dal fondo dove siamo finiti e con umiltà risalire dove l’Inter merita di stare. I giocatori hanno bisogno di ritrovare serenità e consapevolezza dei propri mezzi. Bisogna fare un passo per volta, senza pensare agli obiettivi stagionali e senza guardare la classifica. E per fare ciò è fondamentale il sostegno (e la pazienza) dei tifosi.

 

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