Ts – Inter, le 5 sfide di Pioli

Manca solo la firma e Stefano Pioli sarà ufficialmente il nuovo (e quarto) allenatore dell’Inter. Tuttosportraccoglie in 5 sfide la missione dell’ex tecnico della Lazio per risollevare la stagione interista. Un compito arduo che il quotidiano torinese suddivide così.

1) Zona Champions – La dirigenza interista prima del ko di De Boer a Genova contro la Sampdoria (10 giorni fa) parlava non solo di Champions, ma addirittura di scudetto. Ecco, pensare che l’Inter a meno 13 dalla Juventus possa ambire al titolo è utopia, ma la zona Champions con 26 gare ancora da disputare non è così lontana. Inoltre, i nerazzurri affronteranno un rientro dopo la sosta da brividi che però le consentirebbe di avvicinarsi alla zona Champions: Milan, Fiorentina e Napoli. Le rimonte della Juventus e della Roma nella passata stagione insegnano ancora una volta che niente è impossibile.

2) Condizione fisica – Fra i problemi principali palesati dall’Inter di De Boer c’era la condizione atletica della squadra, assolutamente insufficiente se paragonata alle rivali. E’ un problema che risale dai tempi di Mancini e la sua (non) preparazione atletica nel ritiro prima in montagna e poi negli Usa. Pioli insieme al preparatore Osti dovrà migliorarla sensibilmente, riportando alla forma migliore elementi come Candreva e Perisic visibilmente con le gambe imballate.

handanovic3) Fase difensiva – Sedici partite disputate finora, 21 gol subiti. E’ evidente come l’Inter debba serrare i ranghi davanti ad Handanovic che di gol ne ha probabilmente evitati altrettanti. Ci vorrà maggiore sacrificio da parte di tutti e un baricentro leggermente più basso per esporre Miranda e Murillo a meno due contro due. Sono solamente due le partite in Serie A in cui Handanovic non ha subito gol: il 2-0 contro l’Empoli al Castellani, e il 3-0 contro il Crotone di domenica sera, sfida in cui in panchina sedeva Stefano Vecchi. In Europa League invece, la partita “clean sheet” è solamente una, quella contro il Southampton vinta 1-0 grazie al gol di Antonio Candreva a San Siro nella terza giornata del girone.

4) Icardi più presente – Se la difesa fa piangere, Icardi fa tremendamente sorridere: 10 reti e 3 assist sui 16 gol segnati dall’Inter portano la sua firma. Ma nonostante ciò, Icardi per larga parte dei 90 minuti è un corpo estraneo, isolato e mal servito. L’argentino dovrà sfruttare meglio gli spazi e il fraseggio con la squadra. Certamente i compagni non lo aiutano, Banega è protagonista di una stagione fino a qui sotto tono, mentre Antonio Candreva non è sicuramente preciso nei suoi molti cross e Ivan Perisic tende troppo spesso a isolarsi dal gioco. Pioli dovrà fare in modo che l’argentino abbia quelle 3-4 occasioni da gol in più.

5) Valorizzare i nuovi – Suning ha chiesto a Pioli che i 100 milioni investiti in estate vengono valorizzati. Quindi, al di là di Candreva e Ansaldi, andranno trovate le posizioni giuste a Banega e Joao Mario, oltre a scongelare quel Gabigol ora più che mai versione ufo.

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