Santon: “De Boer ha dato l’impronta giusta alla squadra. Darmian sarebbe il benvenuto”

Davide Santon, presente alla cerimonia di consegna delle nuove automobili dell’Inter, ha parlato di diversi argomenti, tra cui la Nazionale: “Non ho sentito Ventura. Penso a fare bene con il club, poi la Nazionale si vedrà. Devo fare bene qua, poi tutto arriverà di conseguenza”.

Il terzino è poi tornato sul match perso contro la Roma: “E’ stata una partita difficile, si poteva vincere e perdere. Ora affronteremo il Cagliari e dobbiamo vincere a tutti i costi. Si comincia a giocare ogni tre giorni, è fondamentale vincere”.

Un confronto tra de Boer e Mancini: “Con de Boer mi sono trovato bene da subito, è molto bravo. Ha dato l’impronta giusta alla squadra, con un po’ di tempo si vedrà il salto di qualità. Con Mancini non c’erano problemi, avevamo un buon rapporto. A gennaio mi ha rivoluto e sono tornato molto volentieri, all’Inter sono stato bene. Il mister può cambiare idee, può essere convinto da altri giocatori, ci può stare. Ora c’è un altro tecnico, io sto bene, al di là delle visite di questa estate. Non penso più a questa estate, sto giocando”.

Una battuta sul mercato e su un possibile arrivo di Darmian: “Conosco Darmian, è un amico. Mi fanno piacere le voci, è un ottimo giocatore e un bravo ragazzo. Se viene è benvenuto, la competizione c’è in qualsiasi big. La competizione ci sarà per me come per lui. Sono contento se dovesse arrivare, non penso di andare via”.

Su Gabigol: “E’ sicuramente un talento ma è molto giovane, arriva da un campionato diverso e ci vorrà tempo. Ha qualità per diventare un giocatore importante. C’è tanto talento in squadra, l’importante è che si giochi tutti insieme”.

Un parere su Roma e Napoli: “Le prime tre dell’anno scorso giocano da più tempo insieme, noi cambiamo tanto ogni anno. Giocando da più tempo insieme la differenza si vedrà. Noi ce la possiamo giocare con tutti, si è visto contro la Juve. Abbiamo perso a Roma, ci può stare. Ma dobbiamo vincere domenica”.

santon-pescaraInfine, il discorso è tornato nuovamente su de Boer e sul suo metodo di lavoro: “Penso che la marcatura preventiva sia fondamentale nel calcio, si è visto contro la Juve. Anche i più forti possono sbagliare con la giusta pressione. Se continui a prendere la seconda palla diventa difficile per tutti, possiamo solo migliorare. Un problema di intensità? Direi di atteggiamento, si è visto nelle partite di Europa League o quelle che abbiamo giocato in campionato quando siamo andati sotto da subito. Poi diventa difficile rimontare. Dobbiamo avere sempre l’atteggiamento giusto. Poi ci vuole il gioco, l’impostazione. Ho avuto la fortuna di giocare in Premier e la mentalità è molto diversa e in Olanda c’è una mentalità simile. In Premier c’è tattica ma molto meno. Fai fatica a vedere squadre che difendono 90 minuti. Il mister ci ha detto che siamo l’Inter e non possiamo aspettare nella nostra metà campo, siamo forti e dobbiamo far sentire a tutti che siamo l’Inter e vogliamo vincere”.

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