LA PARTITA AI RAGGI X – Roma-Inter 2-1: difesa flop, Banega sugli scudi e attacco propositivo (ma impreciso)

Il match dell’Olimpico ha lasciato molti punti di domanda ma anche molte certezze a Frank De Boer, che ha visto la sua squadra soffrire tremendamente in fase difensiva ma che ha fatto vedere grandi cose in fase offensiva. I terzini sono ancora l’anello debole della difesa, in piĆ¹ si ĆØ aggiunta la partita storta dei due centrali, per Banega, oltre alĀ gol ha giocato la sua miglior partita con la maglia nerazzurra mostrando tutta la qualitĆ  per cui ĆØ stato acquistato.

FORMAZIONI: FLORENZI TREQUARTISTA, DEBUTTO PER ANSALDI DAL 1′- Ā De BoerĀ conferma il suo 4-2-3-1: davanti ad Handanovic la coppia Murillo-Miranda, a sinistra confermato Santon con Ansaldi sull’out di destra. Joao Mario recupera dall’infortunio e viene piazzato in mezzo al campo insieme a Medel. Davanti spazio alle ali Candreva-Perisic con Banega trequartista e punta di riferimento Icardi. Mentre per la Roma le novitĆ  sono in mediana con l’assenza di Nainggolan eĀ Florenzi che parte trequartista davanti al bosniacoĀ Edin Dzeko.

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LA PARTITA: IL PRIMO TEMPO- Un InterĀ che parte molto forte nei primissimi minuti con i due cross velenosi dalla fascia destra di Candreva e poi Banega ma la Roma capisce che il vero punto debole ĆØ la fascia di sinistra e al 5′ passa in vantaggio. Salah serve in corsa uno scatenato Bruno Peres che taglia completamente la linea di difesa e serve un pallone facile per Dzeko che ha il solo compito di spingerla dentro. Un gol natoĀ anche di una disorganizzazione difensiva clamorosa, dove Ansaldi si ritrova a fare il centrale mentre Miranda nella consueta diagonale,Ā gli ĆØ immediatamente dietro. L’Inter dopo il gol ha la possibilitĆ  di pareggiare con Banega ma il tiro dell’argentino si stampa contro il palo. Nei primi 15′ la Roma sfonda sopratutto sulle fasce, Ā la velocitĆ  di Bruno Peres e Salah si rilevano micidiali e i giallorossi si occupano anche di chiudere bene le corsie di Perisc e Candreva con un pressing a uomo che parte addirittura da Dzeko. L’Inter, invece, si mostra vulnerabile in difesaĀ ma in avanti lascia perĆ² ben sperareĀ con la distanza tra i reparti che perĆ² si allunga notevolmente. Nei minuti centrali del primo tempo, molti sono i palloni persi a metĆ  campo e Joao Mario per poco non permette a Salah di siglare il raddoppio fallendo un clamoroso tu per tu con Handanovic. Le notizie positive per l‘Inter nascono quando riesce ad allargare il gioco sulle fasce creando anche scompiglio ed importanti occasioni, come quella capitata a Candreva che si ritrova davanti uno Szczesny in giornata di grazia. Davanti ad una difesa della Roma non certo impenetrabile, nella parte conclusiva del primo tempo gli uomini di De Boer continuano a creare occasioni ma la squadra appare molto lenta a discapito di un’avversaria ben messa in campo da Spalletti con la velocitĆ  per ripartire e la giusta fluiditĆ  del pallone per far correre i giocatori nerazzurri a vuoto.

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LA RIPRESA-Ā Nella ripresa il copione della gara non cambia tantissimo, l’Inter prova ad attaccare i giocatori della Roma con un pressing poco organizzato e al 60′ ĆØ costretta addirittura a togliere dal campo un non brillanteĀ Joao Mario. I padroni di casa continuano in maniera decisa ad attaccare sopratutto nella zona presidiata daĀ Salah. Al 61 De Boer decide di mandare in campo Nagatomo per Ansaldi, un velocista per limitare un altro corridore come Salah, mentre Santon viene spostato sulla destra, una sostituzione utilizzata con la speranza di arginare le sortite micidiali degli esterni giallorossi. L’Inter ĆØ pero viva, ci prova prima con Banega ,poi con Candreva e infine con Gnoukouri,Ā entrato al posto di Joao Mario. Con il proseguire dei minuti il pareggio non arriva e il tecnico olandese decide di schierare a sorpresa Jovitic per Candreva, il montenegrino viene messo sulla sinistra mentre Perisic ĆØ spostato sulla destra per sfruttare le debolezze di Juan Jesus. Tre minuti piĆ¹ tardi l’Inter trova il pareggio: bellissimo il triangolo in aria tutto argentino tra Banega e Icardi, il centrocampista riceve palla sul destro e con prontezza se la sposta sul mancino e realizza la rete del pareggio. Dura poco la gioia del gol, al 76′ Jovetic commette un fallo ingenuo e inutile su Bruno Peres, Florenzi sulla battuta disegna un assist al bacio per Manolas che, tutto solo, ha la possibilitĆ  di battere a rete di testa siglando il gol del 2 a 1 dopo un paio di deviazioni. La partita negli ultimi 15′ non regalerĆ  altre reti se non una Roma che si chiuderĆ  con un 4-3-3 che in diverse circostanze si ĆØ tramutato anche in un 4-5-1 che non permettono all’Inter di trovare ulteriori sbocchi per riequilibrare la partita.

DIFESA DA HORROR, JOAO MARIO SPENTO-Ā Alla fine De Boer dovrĆ  fare i conti con una difesa che ha lasciato molto a desiderare: i centrali difensivi , Mirande e Murillo, hanno evidenziato molti problemi sopratutto in termini di compattezza, lasciando dei varchi centrali molto pericolosi ed invitanti per gli avversari. Ansaldi rispetto al ” solito” Santon non si ĆØ limitato al compitino provando in piĆ¹ sortite la spinta offensiva, lasciandosi, perĆ², recuperare molti palloni sopratutto in zona centrale. Joao Mario probabilmente non era al 100%, ha fatto fatica ad impostare, non solo per il pressing organizzato dalla Roma ma anche per una condizione fisica non al massimo legata all’infortunio subito e il cambio al 60′ ne ĆØ stata una prova. Finalmente Banega potremmo dire, ĆØ ovunque, in fase offensiva ĆØ il piĆ¹ pericoloso e in fase di non possesso ĆØ importante l’apporto che dĆ  ai due mediani e sopratutto quando si viene a procurare il pallone e tenta di smistare il gioco con molta qualitĆ . Per gli esterni ancora una partita di molta corsa e sopratutto di molti cross: perĀ CandrevaĀ ĆØ stato una costante mentre Perisic ha sofferto non pocoĀ la velocitĆ  di Peres e Salah ma in due occasioni ha aiutato Santon in fase copertura evitando il peggio, a fine partita risulterĆ  essere il giocatore dell’Inter ad aver creato piĆ¹ occasioni. Infine perĀ Icardi partita di sacrificio, non riceve moltissimi palloni ma cerca sopratutto di fare pressing sui difensori giallorossi che non sono stati di certo due muri.

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