Inter: atteggiamento, qualità delle riserve e amnesie nei primi minuti i veri problemi

Dopo la sconfitta contro l’Hapoel, questa sera per l’Inter una nuova sconfitta, forse ancora più brutta, contro lo Sparta Praga.

ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO – Come rimarcato anche nel post partita da de Boer (LEGGI QUI), l’approccio è stato totalmente sbagliato. Poca intensità nel pressing, svogliatezza nelle giocate, passaggi deboli e imprecisi: questa l’Inter della serata di Europa League in poche parole. I cechi sono sembrati di un’altro pianeta, con un’aggressività e un’intensità di gioco nettamente superiore. Errori imperdonabili per i nerazzurri, soprattutto sul secondo gol: calcio di punizione rasoterra, tutti fermi, la palla arriva a Kadlec che ha tutto il tempo per controllare, prendere la mira e trafiggere Handanovic.

RISERVE NON ALL’ALTEZZA – Un’altra problematica per i nerazzurri è qualità delle riserve. Quando de Boer schiera in campo gli 11 titolari, la squadra gioca bene, reagisce, ha qualità. Ma quando vengono meno Perisic, Icardi, Joao Mario, Miranda e così via, la squadra perde di mordente e di precisione nelle giocate.

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I PRIMI 20 MINUTI REGALATI – Ma, riserve o titolari, la musica non cambia: l’Inter regala sempre i primi minuti delle partite agli avversari, trovando quindi sempre sotto a inizio partita, costretta poi a rimontare. In alcuni casi la rimonta è riuscita, ma è un atteggiamento che non può proseguire.

Atteggiamento sbagliato, poca qualità delle riserve, inizio delle partite gettato al vento: questi i problemi di questa Inter. Problemi, però, che vanno risolti in fretta: la qualificazione ai sedicesimi di Europa League è compromessa, non sono più permessi passi falsi.

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