GdS – Il metodo de Boer inizia a funzionare. Tutti pronti e in riga

Dal famoso “Frank di Burro” strillato dalla stampa, sembra passata una vita invece che poco più di 10 giorni.
Oggi il tecnico olandese ha in pugno l’Inter, è sempre più sicuro e i suoi sistemi sembrano funzionare a dovere.

Come mette in evidenza la Gazzetta dello Sport, si può parlare di un vero e proprio metodo de Boer. Ranocchia, Erkin, Jovetic, Kondogbia, Brozovic ne sanno qualcosa. Il mister si è conquistato lo spogliatoio in maniera democratica, ma con regole ferme e chi sbaglia paga. Non per sempre, solo fino a che non dimostra seriamente di aver capito.

L’esempio emblematico è quello di Brozovic.
Il croato dopo i comportamenti sopra le righe tenuti fuori dal campo e i colpi di testa nella partita contro l’Hapoel, con minaccia di lasciare lo stadio dopo la sostituzione, sembra tornato in sé.
La risposta di de Boer e della società è stata chiara, non convocazione per 3 match e multa salata, ma il perdono è dietro l’angolo.
Ieri Marcelo si è allenato finalmente con il gruppo e si è confrontato con l’allenatore. Se i suoi comportamenti resteranno rispettosi della squadra e dei compagni sia dentro che fuori dal campo, potrebbe tornare nei ranghi già nella trasferta a Praga di giovedì.
La disponibilità dei pochi centrocampisti non c’entra, il reintegro passa solo dal giocatore.

3) Il primo nome del podio è quello di Kondogbia: il francese è stato preso lo scorso anno dal Monaco per ben 38 milioni. Dopo una stagione e due partite, però, deve ancora dimostrare di valere quella cifra

Anche Kondogbia deve aver capito l’antifona.
Il francese dopo la “bocciatura” di domenica al 28′ del primo tempo, non deve farsi perdonare nulla, deve allenarsi bene e rimanere concentrato. Anche lui ieri è stato a colloquio con mister de Boer, Ausilio e Zanetti. Tutti lo reputano un top player e un patrimonio della società, ora però deve dimostrarlo. La sostituzione non è una bocciatura, ma un richiamo. Già domenica contro la Roma, potrebbe avere la chance di riscatto.

Ma a centrocampo la concorrenza è cresciuta.
Già, perché un altro punto del metodo de Boer oltre alla meritocrazia, è la promozione dei giovani e tra questi c’è sicuramente Gnoukouri. Lui ha capito molto bene cosa chiede l’allenatore ed il senso del gruppo e se continuerà così, sarà difficile togliergli il posto. Così come a Senna Miangue, 19enne, lanciato sulla corsia sinistra e che ha risposta in maniera più che convincente.

Giù il capello all’olandese, sembra aver rilanciato anche Andrea Ranocchia.

Jovetic, che sembrava a margine del progetto e molto vicino alla cessione, potrebbe godere, se continua con questa serietà e questo senso di appartenenza al gruppo, di una chance molto presto.

Unico a non aver goduta nemmeno di una possibilità è stato Erkin.

 

 

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