Miangue e i suoi fratelli: la linea verde di Frank

Appena arrivato nel pianeta nerazzurro, Fdb si è subito contraddistinto per un approccio sui generis al calcio italiano. Nuove idee su diete, allenamenti e ritiri, ma non solo. Il tecnico ex Ajax ha subito evidenziato una spiccata propensione nel lanciare i giovani talenti, esordienti o meno che siano.

Assane GnoukouriFilosofia tutta olandese, campionato da anni fucina di giovani talenti, che trova la propria sublimazione nel club di Aiace Telamonio, da sempre attivissimo sul fronte ‘cantera’, disponendo i lancieri di 70 osservatori sparsi per l’Olanda. De Boer è figlio di quel pensiero, immediatamente chiarito nella sua prima press conference da allenatore interista: “L’Inter è famosa anche per il settore giovanile e parte del lavoro sarà anche dar loro la possibilità di giocare in prima squadra“.

Esportare il modello Ajax a S.Siro, difficile ma non impossibile, Il forte investimento su Gabigol, classe 1996, è stato un segnale, ma le conferme arrivano dagli esordi in campionato di Senna Miangue, talentuoso terzino sinistro belga classe 1997, e di Assane Gnoukouri, centrocampista ivoriano del 1996 di cui già Mancini fu estimatore. FdB ha un’ottima tradizione con la linea verde già dai tempi dell’Ajax, dove è stato fautore del lancio di promesse quali Anwar El Ghazi, Joel Veltman, Jairo Riedewald, Riechedly Bazoer e il laziale Ricardo Kishna, solo per citarne alcuni.

La strada intrapresa sembra quella già tracciata a suo tempo, e non sarà qualche eventuale fischio a scomporre il tecnico nerazzurro. Con un occhio particolare al reparto offensivo, dove la concorrenza è tanta e spietata, ma c’è un tal Andrea Pinamonti, classe 1999, che non sembra niente male. Osare, con i giovani, spesso ripaga. L’età è solo un numero dicevano, Donnarumma docet.

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