FOCUS SULL’AVVERSARIO – Il Bologna che vince in casa e perde fuori ha un Destro che medita vendetta

L’Inter scende in campo domenica alle 15 per provare a cavalcare l’onda dopo 3 successi di fila, soprattutto quello con la Juventus nell’ultima sfida a San Siro. Una settimana dopo di nuovo al Meazza per affrontare il Bologna di Donadoni e con i rossoblu arriva anche il nuovo episodio di “Focus sull’avversario“.

Nove punti in classifica per i felsinei finora sono un ottimo risultato. Frutto di 3 vittorie tutte al Dall’Ara e di due sconfitte in trasferta, il Bologna finora ha dimostrato questa alternanza di rendimento tra casa e fuori, vincendo con Crotone, Cagliari e Sampdoria. Le sconfitte invece, maturate sui campi del Torino (male con 5 gol subiti) e Napoli, sono figlie anche dei campi ostici su cui si è andato a giocare. Se si esclude Napoli però, dove praticamente nessuno fa risultato, le prestazioni in casa hanno messo in mostra una squadra troppo diversa dal 5 a 1 subito sul campo dei granata. Con il tifo sugli spalti la squadra è padrona del campo, crea gioco e dimostra sicurezza, mentre in trasferta ha fatto vedere una certa paura, innaturale considerate le idee tattiche del tecnico ex Parma che vorrebbe sempre una squadra propositiva. tifosi-bologna

Una squadra cambiata molto rispetto allo scorso anno. Se difesa e centravanti sono rimasti gli stessi, sono diversi centrocampo e ali d’attacco. Partiti Diawara e Giaccherini, Bigon ha puntato su alcuni nomi poco noti al pubblico come Nagy e Krejci (uomo assist) insieme ad alcuni calciatori già conosciuti in Italia come Viviani, Dzemaili e Verdi. Ed è proprio lui l’uomo da tenere d’occhio. Simone Verdi viene da due stagioni particolari tra Empoli, Eibar e Carpi. Sempre in prestito (prima era del Torino, ora del Milan), il classe ’92 non è riuscito mai a ritagliarsi lo spazio giusto. In toscana con Sarri metà stagione da titolare abbastanza buona, prima dell’arrivo di Saponara che lo fa scalare in panchina. Poi all’Eibar l’inizio dello scorso campionato, con diverse presenze ma nessun gol, prima di arrivare al Carpi dove gioca 8 partite segnando 3 gol (su rigore).

Gli manca insomma quella continuità che serve ad un giocatore di 24 anni e che Donadoni finalmente gli sta regalando. Titolare sempre in questo scorcio di campionato, è già a quota 3 gol, e si tratta di gol di gran fattura. Una splendida punizione con il Cagliari, una botta da 30 metri a Napoli che ha sorpreso Reina e un tiro al volo con la Samp che ha fatto stropicciare gli occhi a chiunque. Momento magico per l’esterno d’attacco che con le doti tecniche a disposizione può essere davvero pericoloso. 

Donadoni dovrebbe scendere in campo con la formazione migliore. Manca solo Di Francesco squalificato, per il resto il solito 11: Da Costa che sostituisce l’indisponibile Mirante tra i pali, davanti il blocco difensivo formato da Krafth (a rientro dalla squalifica), Gastaldello, Oikonomu e Masina sull’out mancino. In mezzo inamovibili Taider e Dzemaili (nonostante Donsah scalpiti dalla panchina), in mezzo è ballottaggio Nagy-Pulgar, con il primo in vantaggio. Fuori Viviani per problemi fisici. In avanti il già collaudato trio Krejci, Verdi e Destro, con quest’ultimo che deve vendicarsi dei nerazzurri per non aver creduto in lui quando era ancora nelle giovanili in coppia con Balotelli, e anche per l’errore dell’anno scorso quando solo davanti ad Handanovic al 95esimo gli sparò addosso un pallone che andava solo spedito in porta.

BOLOGNA (4-3-3): Da Costa; Krafth, Gastaldello, Oikonomu, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Verdi, Destro, Krejci.

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