GdS – Ciclone Inter: gol, vittorie, società e mercato

In pochi giorni la musica, in casa Inter, è cambiata.
3 vittorie, bel gioco e uno spirito di gruppo ritrovato, potrebbero condurre a facili entusiasmi.
Ma trattandosi dell’Inter sarebbe consigliabile rimanere con i piedi per terra.

Come mette in evidenza la Gazzetta dello Sport, anche l’anno scorso la  stagione era cominciata sotto i migliori auspici, con 5 vittorie nelle prime 5 giornate, poi il tracollo, ma quest’anno rispetto al passato, ci sono almeno 3 buoni motivi per vedere i bicchiere mezzo pieno.

Il primo aspetto è, evidentemente, il maggiore tasso tecnico della rosa, soprattutto nella parte nevralgica del campo. Gli innesti di Banega e Joao Mario hanno permesso quel salto di qualità tanto agognato.
L’argentino garantisce piedi vellutati che accarezzano il pallone ed esperienza internazionale, il secondo è il jolly di centrocampo. Il portoghese è il tuttocampista e dopo la buona prestazione contro la Juventus, ecco la conferma con l’Empoli. La sua capacità di leggere le situazioni, la facilità che ha nel palleggio nel  passaggio hanno mandato in tilt la squadra toscana, esaltando Candreva ed Icardi.
I due nuovi fanno possesso palla, dialogano a meraviglia, danno ancora più importanza al lavoro sporco di Gary Medel  davanti alla difesa e gestiscono il gioco in ogni zona del campo.

joao-mario-juve

L’anno scorso Kondogbia, Brozovic e  Felipe Melo erano spesso i perni titolari del centrocampo nerazzurro, quest’anno rappresentano solo delle alternative. Un po’ di differenza c’è. Da non dimenticare neppure Candreva, perfetto sia per il 4-3-3, sia per il 4-2-3-1.

Il secondo aspetto che può far guardare al futuro con ottimismo è la nuova guida tecnica.
Frank de Boer vuole bel gioco, pressing alto, ritmi molto intensi e capacità di affrontare l’uno contro uno in difesa.
La squadra, rispetto a quella gestita dal Mancio,  applica un fuorigioco molto alto, intercetta molti più palloni, fa 22 sponde a gara rispetto alle 9,2 di un anno fa e arriva molto più spesso a tirare in area di rigore.
La musica sembra cambiata.

L’aspetto numero 3 si chiama Suning.
Le intenzioni di fare sul serio ci sono tutte, il mercato è stato spettacolare e la volontà sembra quella di cercare il botto nelle prossime sessioni.

Entusiasmo giustificato, ma piedi per terra e calma. L’Inter non è ancora al pari della Juventus e parole come “scudetto” potrebbe sviare l’attenzione e creare aspettative eccessive.

 

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