Come riporta puntualmente la Gazzetta dello Sport, dopo la brutta sconfitta contro l’Hapoel Beer Sheva in Europa League, in casa Inter si sono vissute delle ore intensissime e di grande malumore in casa nerazzurra con il successo di Pescara che sembrava già svanito nel nulla.
Addirittura de Boer era sembrato in difficoltà, i giocatori sembravano non seguirlo e le polemiche hanno fatto il resto.
Ma, perché questa volta c’è stato un grosso ma, la società è intervenuta compatta, tempestivamente e correttamente.
Zanetti, Ausilio e Gardini, prima con la stampa, poi con i giocatori hanno messo le cose in chiaro.
“De Boer non solo resta, ma ha pieni poteri, respinti tutti gli alibi per la figuraccia di Coppa, sancita la tolleranza zero contro ogni tipo di mugugno dentro e fuori dal campo, gerarchie annullate a livello di formazione”.
Il messaggio è arrivato forte e chiaro ed il risultato è che de Boer è protetto ed ha il pieno controllo. Prima conseguenza di tutto ciò è stata la punizione per Marcelo Brozovic. Per il croato esclusione dal gruppo, lavoro a parte e multa salata in arrivo.
Più in piccolo, ma anch’essa chiarificatrice, la partenza dalla panchina di Ivan Perisic nel big match di domenica. Gioca solamente chi sta meglio.
Il mister olandese, uscito rafforzato, ha potuto spingere sull’acceleratore, compattare il gruppo, impartire lezioni di tattica e far visionare video fino allo sfinimento.
Per sua stessa ammissione la cosa più bella della vittoria di domenica è stata veder giocare la rosa, da squadra, il sacrificarsi uno per l’altro. L’abbraccio di tutta la squadra, panchina compresa, a Perisic al momento del gol, è esplicativo.
Ora sotto con la prove del nove. Empoli domani sera e Bologna domenica diranno se è davvero cresciuta e guarita o è sempre la solita Pazza Inter: allenatore, proprietà e tifosi auspicano ovviamente la prima ipotesi per una stagione potenzialmente in grado di prendere il volo.