Di Biagio: “Il 5 maggio fu un crollo totale, ma quelle strane decisioni arbitrali…”

Gigi Di Biagio grande ex, dal 1999 al 2003 e attuale ct della nazionale under 21, si è fermato ai microfoni del romano Corriere dello Sport, dove ha raccontato molto, soffermandosi soprattutto sul 5 maggio 2002 e sui campioni di oggi e di ieri.

Nato e cresciuto a Roma, muove i primi passi nelle giovanili della Lazio, la squadra per cui ha sempre tifato, poi un bel giro per l’Italia, da Monza a Foggia ed il rientro nella sua città, ma questa volta alla Roma.
“Da quando arrivò Capello, capì che la mia esperienza in giallorosso era terminata, così  grazie ad Oriali approdai all’Inter. Era una squadra stellare ed in attacco avevamo Bobo Vieri ed il giocatori più forte degli ultimi vent’anni: Ronaldo, il vero Fenomeno”.

Il 5 maggio 2002 però…
Ancora ci sto male. Avevamo dominato il campionato e mancava l’ultimo tassello. Era orgoglioso di potermi giocare i titolo nella mia città. Invece crollammo su tutti i fronti. Ho anche segnato il gol del 2-1, ma è servito a poco. Peccato soprattutto che alcune decisioni arbitrali discutibili ci fecero giocare l titolo all’ultimo match. La Lazio fece il suo, noi non ci capimmo più nulla.
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Lei è ct dell’under 21 che ha sfornato tanti campioni. Quali ha avuto modo di allenare?
Il primo nome che mi viene da dire è sicuramente quello di Domenico Berardi. Donnarumma per la sua età è incredibile. Forte e con una testa da campione maturo. Bernardeschi è un altro grande prospetto… 

Nell’under 19 c’è qualcuno in rampa di lancio?
L’Europeo è andato molto bene. Federico Di Marco (classe 1997 in prestito all’Empoli dall’Inter ndr) si sta mettendo in luce e un altro da segnalare è Locatelli.
Da qui a vedere un nuovo Del Piero, un nuovo Totti o un nuovo Baggio, la strada è ancora lunga. Al momento non ne esistono. 

 

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