GdS – Materazzi: “Mou è un vincente e un moltiplicatore di energie “

Il derby di Manchester si avvicina, la Premier avrà una nuova capolista , visto che le due squadre insieme al Chelsea sono a punteggio pieno in testa alla classifica, ma soprattutto il calcio inglese avrà il suo re.

Più che stabilire il primo tra i cugini, il match dirà molto su due filosofie, su due modi di concepire la vita ed il calcio. Insomma dirà chi tra i due più vincenti allenatori in circolazione, è il migliore.
Josè Mourinho e Pep Guardiola, la sfida nella sfida, tiene banco più di formazioni, tattiche o giocatori.

In questa diatriba, come riporta la Gazzetta dello Sport, si inserisce anche Marco Materazzi, legatissimo ovviamente al suo ex allenatore.

“Mou avevo capito com’era ancora prima di vederlo…” Così chiarisce in partenza cosa ne pensa del tecnico portoghese l’ex numero 23.

“Non si può dire chi sia il migliore. José Mourinho, Guardiola, Ancelotti e Lip­pi sono sullo stesso piano, un piccolo gradino sotto Klopp e Conte. Per me i migliori sono Mou e Lippi e posso parlarne avendoli visti da vicino”.

Il difensore leccese, ammette come Josè si sia presentato: “Ero appena uscito dall’Europeo 2008 con l’Italia, avevamo perso ai rigori con la Spagna: non aveva il mio numero di telefono, non ero Milito, era più che possibile che me ne andassi dall’Inter. Mi arriva un suo sms: “Ti aspetto per iniziare a vincere insieme”.

Descrivendo il tecnico portoghese, si lascia andare ai ricordi: “E’ un moltiplicatore di energie incredibile. Un esempio su tutti è dopo la sconfitta 3-1 a Catania. Ci prende uno per uno e ci massacra, dopo tre giorni vincemmo a Londra contro il Chelsea. Sa leggere e toccare i nervi giusti. Si alimenta della sua stessa polemica, fa da parafulmine e tiene la squadra lontano dalle pressioni”.

E sugli avversari?
Sa tutto. Passa una settimana a studiare la tattica degli avversari e ad arriva a sapere tutto, ogni minischermata-2016-09-09-alle-08-52-20mo dettaglio. Vince perché è forte e perché ha iniziato a farlo da subito. 

Materazzi conclude descrivendo la qualità migliore del suo ex allenatore: “Cerca subito di entrare in empatia con la squadra. Costruire un gruppo unito e granitico, per lui è la prima cosa da fare e la più importante. E’ quello che poi porta a dare tutto per lui, a combattere contro tutti e contro tutto”.

Insomma Josè Mourinho per tutti gli interisti, che si tratti di tifosi o calciatori, rimarrà sempre il numero 1.

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