GdS – Inter, sette giorni di fuoco. De Boer alla prova del nove

“Le chicchere stanno a zero Dude”, diceva in un vecchio film il mitico John Wayne.
Sembra la battuta più azzeccata anche per Frank de Boer e per la settimana che lo aspetta, come tiene a puntualizzare la Gazzetta dello Sport.

Secondo la Rosea infatti, nonostante l’allenatore nerazzurro potrebbe avere un sacco di alibi e di ragioni, di fatto non ce ne sono più.
Pescara in trasferta, la non impossibile Hapo­el Be’er Sheva in Europa League e la Juventus in casa, segneranno una bella fetta d’inizio stagione e soprattutto marchieranno la gestione de Boer.
4 o più punti nei due match di campionato, sarebbero perfetti, 3 punti o due pareggi potrebbero far passare la notte attendendo tempi migliori, sotto quella soglia si rischia il baratro.

Detto che l’ex Ajax è ad Appiano da un mese, bisogna iniziare a dimostrare la struttura della squadra e la mano del mister evitando errori banali di valutazione e calandosi dentro il calcio nostrano.
Eliminare la confusione tattica con scelte improvvisate come la difesa a 3 vista contro il Chievo, cambi più rapidi e decisivi e per il quotidiano milanese, anche Banega in regia.

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Bando alle ciance, almeno quattro punti erano raggiungibili anche da questa Inter sballottata e frastornata tra una preparazione e l’altra, tra un tecnico e l’altro a 10 giorni dall’inizio di un’importante stagione.

Bisogna puntare su cose certe e sulla giusta posizione dei giocatori. Il Pescara è una buona squadra ben organizzata e l’Inter per far breccia nella difesa biancazzurra dovrà puntare sulla qualità e sul tasso tecnico. La Rosea suggerisce un 4-2-3-1 con magari Santon e D’Ambrosio sugli esterni, Joao Mario e Medel a far da diga alla difesa e davanti la fantasia con Perisic, Candreva e Banega dietro il solito Icardi.

Le partite con le nazionali hanno detto che molti uomini di de Boer sono in forma e pronti alla battaglia, ora tocca dimostrarlo anche in serie A.
Il tempo stringe e Milano ribolle.

 

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