Avv. Di Cintio: “Il caso Gabigol è tra Santos e Barcellona, l’Inter non rischia”

Non accenna a placarsi la querelle tra il Barcellona e il Santos. Tutto risale a quattro anni fa, quando il Barcellona, nell’acquisto di Neymar, aveva chiesto un diritto di prelazione su un altro giovane talento, il classe ’96 Gabriel Barbosa. Il Santos avrebbe dovuto comunicare l’inserimento di un altro club nella trattativa con tre giorni di anticipo sulla chiusura dell’affare, permettendo così al Barca di decidere se muoversi oppure no. Nel colpo Gabigol il Santos ha avvertito il Barcellona solo 24 ore prima della chiusura del mercato, immobilizzando le decisioni blaugrana. Ora il club catalano passerà a vie legali. GABIGOL

Per fare il punto sulla questione,TuttoMercatoWeb ha intervistato l’avvocato Cesare Di Cintio, titolare di ‘DCF Sport Legal’, studio specializzato in diritto sportivo: “Il patto di opzione è un negozio in cui due contraenti si accordano affinché una parte si impegni a mantener ferma la propria proposta per un certo tempo e l’altra abbia la facoltà di aderirvi o meno entro il termine pattuito. Non c’è possibilità di deroga, chi concede l’opzione non può agire unilateralmente per modificarne il contenuto”.

Il Santos avrebbe chiesto al Barcellona di passare da 72 ore a 24 per esercitare l’opzione.
“Potrebbero esserci delle situazioni che sfuggono, però è chiaro che l’accordo non può variare a piacimento di una parte”.

I brasiliani lo chiedevano, perché altrimenti non ci sarebbe stato il tempo materiale per sigillare il trasferimento.
“Sì, ma il mercato che chiude è una circostanza che esula dall’accordo. Il cuore del problema è il termine convenuto nella pattuizione originaria che non può essere ridotto se non con l’accordo tra le parti”.

Ci saranno problemi per l’Inter?
“Non credo. L’Inter non potrà subire conseguenze negative in questo caso. Infatti il terzo in buona fede non può essere pregiudicato da una violazione contrattuale che non lo coinvolge”.

 

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