GdS – Pellè-Eder, nessuno come loro da oltre 35 anni per media realizzativa

La Gazzetta dello Sport offre molto spazio alla partita di stasera dell’Italia contro la Germania. Chi vince va in semifinale e al di là della spavalderia tedesca, tutti sanno che la tradizione è ampiamente a favore degli azzurri. Chi sta impressionando oltre ogni aspettativa nella squadra di Conte, è la coppia d’attacco Pellè-Eder. I due protagonisti dell’Europeo italiano finora, scelti da Conte contro tutti i pronostici del tifoso medio, hanno convinto anche i più scettici, e se non bastassero per loro le prestazioni, ci sono i numeri a dargli ragione. ederpelle59

Dal 1980 infatti, la coppia del 2016 è quella con la miglior media realizzativa (calcolata con i gol sul totale dei tiri). Eder e Pellè sono al 25%, più alta di Graziani e Bettega nel 1980 (5%), Mancini e Vialli nel 1988 (14%), Zola e Casiraghi nel 1996 (16%), Totti e Inzaghi nel 2000 (17%), lo 0% sia del 2004 ce nel 2008 prima con Del Piero-Vieri e poi con Toni-Cassano, e infine il 12% di Cassano e Balotelli nel 2012. Al momento inoltre, solo nel 2000 e nel 2012 (entrambe le volte in finale) hanno segnato di più con 4 gol (Eder e Pellè sono a 3).

3 gol quelli della coppia d’attacco, arrivati tutti nei minuti finale, a dimostrare quanto ne hanno più degli altri. Pellè ha mandato a casa Spagna e Belgio, chiudendo definitivamente le partite con due gol simili: “Ma io sono pronto a segnare anche prima, non devo aspettare per forza la fine della partita per fare gol, pur avendo dimostrato che gente come noi è pericolosa anche all’ultimo minuto. Detto questo, il gol è importate ma più importante la prestazione.  L’Italia è un Paese bellissimo, difficile trovarne un altro così, però se hai delle difficoltà è giusto cambiare. In fondo, io resto sempre positivo. Ho fiducia in me come nella squadra. Non è facile giocare in maniera perfetta, ci metto sempre il cuore. La critica ci sta, però occorre essere ottimisti e lucidi. Sempre. D’altronde, nel calcio come nella vita, ognuno si rende conto degli errori che commette“. Speriamo tutti, tranne la Germania.

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