GdS – Sala: “Ottimo l’investimento Suning, su Touré e San Siro dico che…”

Giugno è stato un mese fondamentale per Milano, nell’Inter è approdata la Suning Group e nella città Giuseppe Sala, interista doc, è diventato sindaco, raccontando il suo pensiero a La Gazzetta dello Sport.

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La prima impressione – dice Sala – “E’ senza dubbio positiva. Ho apprezzato l’idea di un investimento a lungo termine sull’Inter, che è una garanzia inderogabile per me. Da un lato c’è la figura di Mr. Zhang, un self­made man, e della sua famiglia. Dall’altro c’è un gruppo con un fatturato enorme e l’intenzione di usare Milano come base per farsi conoscere nel mercato italiano ed europeo: si possono già immaginare possibilità di collaborazione tra Suning e la città di Milano. A Zhang ho detto che sono arrivati nel momento giusto. Dopo il successo di Expo, la città può evolvere ulteriormente. Alla base della mia azione da sindaco ci sono proprio l’apertura internazionale e l’aumento della credibilità, senza dimenticare che Brexit è un’occasione per Milano, come può proporsi come piazza finanziaria e di servizi alternativa a Londra. Il calcio è molto importante per Milano, non è solo una questione di storia e tradizione ma anche di benefici per l’economia, e mi riferisco a hotel, ristoranti, negozi. L’impatto della finale di Champions è stato strepitoso e anche per questo è importante che Inter e Milan tornino a disputare la coppa più importante: per Milano un evento è Expo o il Salone del mobile, ma anche una partita di Champions League

Da sindaco ma anche da interista il pensiero va all’Inter che verrà: “Per stessa ammissione di Thohir, Suning è un gruppo che ha disponibilità finanziarie più importanti e che opera su un mercato, quello cinese, che non è quello indonesiano. Ci sono tutte le premesse per una svolta, anche perché ho avuto l’impressione di un gruppo fatto di manager dallo standing internazionale, che sono poi le persone entrate nel consiglio d’amministrazione dell’Inter, compreso Steven che è un ragazzo molto sveglio. E in testa c’è un signore, Zhang Jindong, che decide e ha spirito molto pragmatico. Comunque Thohir ha fatto la sua parte. In effetti, ci sono le risorse ma non possiamo dimenticare i vincoli: da un lato le regole europee, dall’altro la rosa eccessiva. Non guarderei ai grandi nomi ma a chi è messo in evidenza all’Europeo. Penso alla nazionale croata, da cui l’Inter ha già pescato bene. Su Yaya Touré dico che l’ho conosciuto a Expo, è davvero una persona deliziosa ma preferirei che si investisse su un progetto giovane

Sul prossimo campionato: “La Juve è ancora favorita, con un Dani Alves in più e un Dybala che maturerà ancora. Ma l’Inter con un paio di rinforzi di alto livello, oltre a Banega che mi piace parecchio, può lottare per lo scudetto. Anzi deve farlo: la pensa così anche Zhang“.

Sul progetto stadio il sindaco di Milano dice: “C’è una forte volontà a rimanere a San Siro e investire sull’impianto. Ci incontreremo più avanti con il gruppo cinese per studiare realisticamente cosa possiamo fare e nel frattempo cercheremo di capire che intenzioni ha il Milan. L’ideale sarebbe che le due squadre rimanessero a San Siro e condividessero un piano per la sua valorizzazione. È uno stadio con un alto valore storico e simbolico, raggiungibile in metropolitana, con spazi attorno da sviluppare; lo svantaggio è che nella formula attuale si presta poco a un utilizzo commerciale. Quello che vorrei è che non si lasciasse perdere il brand San Siro. Col rispetto della memoria di Meazza, io lo chiamo San Siro fin da piccolo. Così è noto in tutto il mondo. E così mi piacerebbe fosse sempre chiamato

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