TS – Corso: “Moratti sarà sempre un valore aggiunto ma…”

Quando arrivano proprietari stranieri in un club spesso si va a spiegare cosa stanno acquistando e che patrimonio di gioie e ricordi ha, nella storia nerazzurra interviene Mario Corso, 502 gare e 94 gol con la maglia dell’Inter, che si racconta a Tuttosport.

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Non sono deluso da Thohir, ha provato a fare alcune cose: certe hanno funzionato, altre non sono andate per il verso giusto. Certo non è positivo che sia l’ennesimo cambiamento, ma sembra ormai ineluttabile. Il calcio di oggi è molto diverso dal passato, anche nel resto d’Europa capita che i club cambino spesso proprietà. Ciò che più mi spiace è sentire che Moratti andrà via“.

Su Moratti Corso aggiunge: “A me sembra un po’ strano che esca definitivamente dall’Inter, e spero che resti. Da 60 anni ho a che fare con lui e la sua famiglia. E’ assolutamente un valore aggiunto: conosce la società e l’ambiente del calcio, italiano e internazionale, materia in cui dubito che i nuovi proprietari siano molto ferrati. Dovranno circondarsi di gente molto competente, e Moratti di sicuro può essere utile alla nuova Inter”.

Sul tecnico Corso spiega: “Nelle ultime dichiarazioni Mancini assicurava che sarebbe rimasto. Allena in un grandissimo club, non mi sembra poco. Chissà se arriveranno big, ora non è facile comprare i migliori perché costano troppo o non vengono venduti. Sento parlare di cifre importanti per riportare l’Inter ad alti livelli, ma non sarà facile riuscirci immediatamente. Ripeto, i cinesi devono cominciare circondandosi di persone competenti”.

Derby cinese a San Siro? “Ho qualche dubbio che dall’altra parte arrivino i cinesi. A sentire le sue dichiarazioni, Berlusconi cambia idea continuamente, non mi sembra molto contento di cedere il Milan. Ma forse pure lui è obbligato. Vedremo”.

L’Inter resterà Inter col suo dna particolare, Corso spiega: “Ce lo si domandava anche quando arrivò Thohir, e non è andato tutto come si voleva. Questa è una grandissima società, una delle più importanti d’Europa. Ora è diventato pericoloso sbagliare. Dopo quei anni, penso che i tifosi badino soprattutto ai risultati, poco importa chi arriva“.

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