L’Inter al terzo posto deve credere e forse ce la può anche fare se si lascerà guidare da chi di rimonte ne è un esperto.
Infatti come riporta la Gazzetta dello Sport Roberto Mancini ci credeva già prima, figurarsi dopo il pareggio interno della Roma contro il Bologna.
Oltretutto bisogna che i nerazzurri cerchino assolutamente di evitare il quinto posto, che porterebbe solo problemi, rovinando estate, tournée, preparazione e forse il mercato.
Al preliminare di Champions mancano 6 punti, esattamente come le giornate al termine del campionato e fare calcoli o guardare il calendario non si può, è assolutamente inutile come dimostrano gli ultimi 2 match. Lo stesso Mancio pensava di aver vita facile con il Torino e che per la Roma ci potesse essere un problema derby. La realtà è stata ben diversa, asfaltata la Lazio, Torino vittorioso a San Siro ed il turno successivo successo dei nerazzurri fuori casa e stop della Roma all’Olimpico.
Meglio non fare conti e concentrarsi di partita in partita.
Una spinta per il tecnico jesino viene anche da Massimo Moratti, che da Teheran, ha dichiarato: “Io e tutta la società supportiamo Mancini. Lui ha vinto dei campionati all’ultimo minuto e bisogna aspettarsi qualcosa di buono da lui”.
E la memoria va subito a quel 18 maggio 2008, quando sotto una pioggia battente, fino a 30′ dal termine dell’ultimo match della stagione e soprattutto fino all’ingresso dell’extraterrestre Ibrahimovic, l’Inter era seconda dietro la Roma, inchiodati sul pareggio al Tardini contro il Parma. Gli ultimi minuti poi scrissero un’altra storia.
Da calciatore il Mancio, nel 1999-2000 fu protagonista della clamorosa remuntada messa in atto dalla Lazio ai danni della Juventus. Carlo Ancelotti guidava i bianconeri e ad otto turni dalla fine il distacco dai biancocelesti era +9, addirittura +5 a 3 partite dal traguardo.
Ma l’ultima giornata, condizionata da una forte pioggia, regala un sogno a Mancini e a tutto il popolo biancoceleste, la Juve perse 1-0 a Perugia, mentre la Lazio realizza sorpasso e scudetto con un comodo 3-0 alla Reggina.
Da allenatore,il condottiero nerazzurro oltre ad aver centrato la zona Champions nel 2004/2005 con l’Inter e nel 2014 con il Galatasaray, è entrato nella storia di Manchester per l’incredibile finale della Premier League 2011/2012. A 6 giornate dalla fine, neppure a farlo apposta, il Manchester City è sotto lo United di ben 8 punti. Da lì in avanti non sbaglia più nulla, vince anche lo scontro diretto, completando la rimonta a 90′ dal termine del campionato.
Insomma l’Inter ci prova e probabilmente ripartirà da un 4-3-3 con il rientro di Miranda, di Kondogbia interno e il tridente d’attacco formato da Perisic, Palacio e naturalmente il killer Icardi.