SCONTRO AL VERTICE: Intervista agli esperti di lavori di Fiorentina, Napoli, Roma e Juventus sul 2015 – TERZA PARTE: Allenatori

All’approssimarsi del nuovo anno, si sa, è sempre tempo di trarre un bilancio di quello appena trascorso. Per questa ragione, SpazioInter è andato ad intervistare gli addetti ai lavori delle squadre che in questo momento si contendono le prime posizioni e in particolare:

per la Fiorentina, Stefano del Corona, direttore responsabile di Fiorentinanews.com

per il Napoli, Alessia Bartiromo, caporedattore di SpazioNapoli

per la Roma, Andrea Fiorini, direttore editoriale di Giallorossi.net

per la Juventus, Oscar Toson, caporedattore di SpazioJuve

Nel terzo appuntamento della nostra rubrica abbiamo analizzato i movimenti in panchina delle big di serie A e come questi hanno potuto o meno influenzare l’andamento della propria squadra.

Anche dal punto di vista degli allenatori molte cose sono cambiate. Molte panchine sono cambiate mentre per la Roma è cambiata la considerazione che l’ambiente e i tifosi avevano di Garcia. Quanto è migliorata o peggiorata la situazione rispetto ad un anno fa?

JUVENTUS: “Juve e Roma sono tra le poche che hanno tenuto i rispettivi allenatori, ma a differenza di Allegri che può e deve continuare il suo ciclo a Torino, Garcia fatica a dare nuove motivazioni in una piazza difficile. Al terzo anno doveva esserci la conclusione del progetto con quel trofeo che manca, ma la sensazione che finisca a mani vuote anche quest’anno è concreta. A Roma c’è bisogno di un cambio di mentalità, di fare quel passo decisivo per considerarsi veramente una grande squadra“.

ROMA: “Rudi Garcia vive un momento delicatissimo, la sua panchina è a forte rischio dopo i risultati deludenti delle ultime settimane. L’allenatore francese andava cambiato alla fine dello scorso campionato, quando i rapporti con la proprietà erano già arrivati ai ferri corti. Confermarlo è stato uno sbaglio che ha portato a questa situazione di continua precarietà. Nonostante i mille problemi, c’è comunque da ricordare come la Roma sia ancora pienamente in corsa per lo scudetto, e qualificata agli ottavi di Champions“.

FIORENTINA: “Sousa ha conquistato tutti e la sua posizione è più che mai salda. Un
mix fatto di gentilezza nei modi e nelle dichiarazioni e di ottimi risultati sul campo. Tanto che la Fiorentina è ad oggi riconosciuta come la squadra che ha messo in mostra il miglior calcio“.

NAPOLI: “Per il Napoli la situazione è diametralmente opposta a soli sei mesi fa. Benitez e Sarri sono infatti due allenatori completamente diversi: il primo è il simbolo della comunicazione, dell’internazionalizzazione, del palmares di lusso, garanzia di un mercato di alto livello e del blasone. Sarri è l’uomo in tuta che viene dalla gavetta, maestro della tattica e senza peli sulla lingua, visto dai suoi giocatori come un papà, che a forza di bastone e carota imprime il suo credo calcistico e di vita. Ha conquistato in pochi mesi la stima assoluta di tutti, regalando agli azzurri il sorriso e la gioia di ambire a traguardi importanti. Ma non solo: i risultati del campo gli danno finalmente ragione, confermando l’importanza della scuola italiana degli allenatori, tra le migliori in Europa e nel Mondo. Sulla serie A, è sicuramente la più equilibrata degli ultimi anni. Difficile dire se sia un livellamento in alto, fatto sta che diventa sempre più difficile giocare anche contro le realtà più piccole, motivate e tatticamente ben organizzate“.

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