Pioli batte Mancini: c’è sempre una prima volta

La Lazio vince a San Siro e Pioli batte Mancini. Due eventi rari avvenuti ieri sera: i biancocelesti vincono per la nona volta contro i nerazzurri, mentre Pioli vince questo duello tra allenatori per la prima volta. Dati che rendono ancora più amara una sconfitta già abbastanza difficile da digerire. Al di là delle follie di Melo, che hanno compromesso, e non poco, il risultato, l’Inter vista in campo ieri sera, era una lontana parente della squadra grintosa e concentrata vista per buona parte della stagione.

Già dai primi minuti di gioco, la squadra di Mancini si è dimostrata molle, sufficiente nei passaggi e poco lucida nella manovra. Il primo gol di Candreva è la dimostrazione di tutto quello appena detto: passaggio in dietro da corner e il laziale che calcia dal limite, senza che nessun giocatore nerazzurro lo segua o gli vada incontro in maniera decisa al momento del passaggio. Nel primo tempo bisogna anche dare i giusti meriti ad una Lazio, capace di mettere in crisi i nerazzurri sugli esterni, con Telles, e soprattutto Montoya, in evidente difficoltà. Ma questo non basta per giustificare una prestazione opaca dei nerazzurri, perché l’Inter vista in campo qualche settimana fa, era una squadra capace di un pressing asfissiante e di una carica agonistica da non permettere nessuna giocata alla squadra avversaria.

Un chiaro segnale che ieri sera non era la serata giusta, si palesa dopo il gol di Icardi: nel momento in cui ogni tifoso sperava di vedere concludersi la rimonta, il nulla. Il gol del pareggio, che nel 99,9% dei casi ti permette di ricaricarti e ripartire per la vittoria, ieri sera non ha portato a nessuna reazione e questo fa ancora più male considerando anche che la squadra di Pioli nei secondi 45 minuti è sparita dal campo. Nonostante questo, l’Inter non è stata capace di rendersi padrona del gioco, non riuscendo mai ad impensierire il portiere biancoceleste. Poi i 5 minuti di Melo hanno vanificato ogni speranza per gli ultimi momenti di arrembaggio, per provare a portare a casa i tre punti, anche se immeritatamente.

Sconfitta che non cambia nulla per il proseguo del campionato e neanche fa dimenticare la splendida prima parte di stagione. Sicuramente, però, sono tre punti persi che fanno riflettere. La certezza è che l’Inter quest’anno non è in grado di essere la squadra che parte in fuga e spezza il campionato. È una squadra che ha bisogno di sentire il fiato dei nemici sul collo, necessita della giusta pressione per poter entrare in campo concentrata e con la solita dose di cattiveria. Ora che il piccolo gap con le inseguitrici è stato colmato, bisogna ripartire alla grande, perché i nemici sono ormai ad un passo da noi.

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