GdS – Icardi tornato in versione bomber ora non vuole fermarsi più

E’ tornato Maurito Icardi in versione lo Spietato. Che arrota, come no, e che in un colpo solo ha ritrovato una doppietta in trasferta che mancava dal 13 aprile 2014, Samp-Inter, sempre 0-4 come al Friuli Stadium. Lo Spietato è Mauro Icardi, ed è tale perché dopo aver vissuto una parentesi difficile in fase realizzativa s’è rimesso a segnare come una volta. Il tutto toccando, contro l’Udinese, quasi meno palloni di tutte le altre gare. “Quello che ha detto Mancini prima di Udine — fa Mauro — era per cercare di motivarmi, come l’anno scorso”. Missione riuscita, se poi tornerà a fare 20 gol quello si vedrà da qui a fine stagione.
Qualcuno ha obiettato che i palloni coi quali è andato in gol sono stati gentili regali di Fernandes e Lodi. Vero, ma Maurito ha fatto due gol veri, di una volta, suoi, non appoggi ma tiri potenti e mirati e (il secondo soprattutto) difficili: i doni bisogna saperli anche scartare. Contro l’Udinese il capitano dell’Inter ha toccato solamente 19 palloni. Per dire: quando fece un gol contro il Frosinone riuscì a giocarne 38 (il massimo stagionale) e nella serata di Bologna in cui gli uscì dalle labbra una frase un po’ sconnessa ben 21.
La qualità che più predilige è quella del cinismo e i compagni questo lo sanno bene, Mancini in primis. Anche se il tecnico nerazzurro non dispensa di fargli capire quanto sia importante la fase difensiva soprattutto nel calcio odierno. Tramutare in oro le occasioni che capitano è il suo mestiere: ”Ero già contento con un gol, poi è capitato lì il pallone e l’ho buttato dentro. Mi dà sicuramente morale, poi si è parlato troppo della mia astinenza realizzativa quindi meglio averne fatti due”.
Ieri sera, agli Oscar dell’AIC, Maurito ha alzato altri due… trofei. “Sono contento per questo premio come capocannoniere della scorsa Serie A. Ringrazio anche chi mi ha votato per entrare nella miglior squadra della scorsa stagione. Il mio lavoro è dare i miei gol. Al di là di aiutare, come chiede il mister, in fase difensiva. In testa a Natale? Non lo avrei immaginato, ma volevamo esserci”.
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