Altro che seconde linee, nell’Inter giocano tutti da titolari: tris al Cagliari e qualificazione ai quarti di Coppa Italia

Appena tre giorni dopo l’ottima prova di Udine, l’Inter di Mancini dà un’altra bella dimostrazione di forza. Non tanto per l’avversario, quel Cagliari che è secondo in serie B ma sulla carta potrebbe mangiarsi il campionato. Bensì perchè 72 ore lo 0-4 del Friuli, l’Inter rifila 3 palloni ai sardi con 10 giocatori diversi rispetto alla scorsa partita. Solo Montoya è stato confermato dal Mancio, scelta paradossale dopo 4 mesi di nulla dello spagnolo, oggetto misterioso fino alla settimana scorsa.

Dieci giocatori diversi non significa che stasera siano scese le seconde linee in campo. Il tecnico jesino ogni settimana schiera qualche novità, di modulo ma soprattutto di formazione, con qualche giocatore che non ti aspetti. Non parliamo certo di uno schema fisso, ma Mancini riesce a far ruotare tutti in campionato e arriva al primo incontro di coppa con tutti  giocatori in campo che giocano con la consapevolezza di essere importanti almeno quanto quelli che hanno giocato con l’Udinese. Questo perchè i vari Brozovic, Kondogbia, Biabiany, Juan, Nagatomo, Palacio, D’Ambrosio e il quasi insostituibile Medel hanno già giocato un bel numero di partite, chi più, chi meno.

Ad inizio stagione Brozovic era sempre in panchina, Biabiany era semplicemente il ragazzo tornato a Milano per rimettersi in forma e D’Ambrosio sembrava scomparso dal radar. Loro più di tutti hanno riconquistato la fiducia nel mister. Brozovic è osannato dal tecnico anche in conferenza stampa, forte delle sue prestazioni di livello altissimo recentemente. Mancini lo definisce un futuro campione ma intanto se lo gode come leader tecnico del centrocampo nerazzurro. Con lui e un Kondogbia sempre più dentro al progetto Inter, i nerazzurri acquisiscono quella tecnica e quelle geometrie che mancavano un po’ ad inizio stagione.

Con questi due, più Felipe Melo, Medel e Guarin, l’Inter ha la garanzia di un centrocampo completo in ogni aspetto. Sembra questo il ruolo più criticato ad inizio anno e ora punto di forza di questa Inter, che oltre alla difesa impenetrabile anche se quando giocano centrali Juan e D’Ambrosio, non prende gol, grazie anche ad un Carrizo esemplare.

Vincere aiuta a vincere e farlo con 17-18 titolari aiuta ad avere le forze necessarie per puntare davvero in alto, a sognare quelli che per ora non sono obiettivi espliciti ma che potrebbero presto diventarli per l’evidenza dei fatti.

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